"Regalò un cellulare che era stato rubato", ventenne finisce nei guai
Il telefonino ed una somma di denaro erano stati asportati da un'autovettura lasciata posteggiata nella zona della Scala dei Turchi
Una ventunenne di Porto Empedocle è stata denunciata, alla Procura, dalla polizia di Stato. Dovrà rispondere dell'ipotesi di reato di "incauto acquisto". I poliziotti della sezione "Volanti", indagando sul furto di un telefono cellulare, sono riusciti a stabilire - dopo diversi accertamenti ed analisi dei tabulati - che il telefonino era ancora attivo.
Gli agenti sono riusciti a rintracciare, dunque, chi effettivamente utilizzava il cellulare: un ragazzo. Un giovane che ha subito riferito che quel cellulare lo aveva ricevuto in regalo ed ha indicato anche da chi. Ossia dalla ventunenne empedoclina. E la giovane, a sua volta, ha ammesso, davanti agli agenti, d'averlo comprato, per 50 euro, in un ambulante extracomunitario di San Leone. Forse la ventunenne pensava che fosse di importazione parallela, meno che mai, naturalmente, che fosse un cellulare di cui era stato denunciato il furto.
A denunciare il furto del cellulare e di una somma di denaro, che erano stati lasciati all'interno dell'autovettura, era stata una giovane nissena. L'auto era stata lasciata posteggiata nella zona della Scala dei Turchi di Realmonte. Le indagini sono state condotte dal personale della squadra "Volante” della Questura, in collaborazione con personale del commissariato di Canicattì. Indagini che hanno consentito di recuperare, dopo circa un mese, il telefono cellulare che è stato già restituito alla legittima proprietaria.
