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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Inaugurate a Marsala le giornate dedicate al Florovivaismo

“Il Verde tecnologico: dai tetti ai prati armati, un’opportunità per il florovivaismo del...

I giardini pensili erano una delle caratteristiche più celebri dell'antica città di Babilonia (letteralmente, Porta del Dio). Autori greci e romani riferiscono che i giardini furono costruiti attorno al 600 a.C. per ordine di Nabuccodonosor II, re di Babilonia. Città situata sulle rive dell’Eufrate, a sud dell’attuale capitale dell’Iraq, Baghdad, i giardini pensili furono con ogni probabilità costruiti nei pressi del fiume in posizione dominante sopra le mura di Babilonia. Presentavano una struttura a terrazze, l’ultima della quali poteva trovarsi anche a 40 metri di altezza dal suolo. Il re adornò i giardini con alberi e piante di ogni specie portate in città da tutte le parti del Mondo conosciuto.

Una premessa storica utile ma solo per dire che proprio di “giardini pensili”, anzi della possibilità di un loro utilizzo anche in Sicilia e nel Meridione in generale, si è parlato ieri pomeriggio nel corso del convegno inaugurale della tre giorni dedicata al Florovivaismo a Marsala, che si è tenuto presso il complesso monumentale di San Pietro. “Il Verde tecnologico: dai tetti ai prati armati, un’opportunità per il florovivaismo del Meridione”, è stato questo il tema centrale dell’incontro che ha visto la presenza di autorevoli esperti del settore, tra cui molti architetti, provenienti da tutta Italia che hanno meglio contribuito a spiegare ai presenti opportunità e prospettive che offre questa nuova progettazione, già molto presente in Europa e nel Mondo.

“Sono molteplici le qualità che i giardini pensili permettono di affrontare con successo" è stato ribadito ieri dai numerosi relatori, anche come unica soluzione di situazioni ormai necessarie come: la qualità dell'aria, la diminuzione dell'inquinamento, il risparmio energetico, il miglioramento del clima urbano, lo smaltimento delle acque meteoriche. "Ormai in Europa e nel Mondo, Stati come la Germania, Giappone, Stati Uniti o Canada i giardini pensili sono diventati per le amministrazioni una risorsa ormai irrinunciabile e l’eco delle loro qualità sta arrivando anche in Italia, che si appresta ad usare questa tecnologia dai molteplici risultati”.

Oggi, mercoledì 16 novembre, l’iniziativa dedicata al mondo del florovivaismo vede due momenti importanti dedicati in modo particolare a: buyers e giornalisti di settore. In mattinata la visita ai due mercati floricoli della zona: Florabella e il Contadino e alle principali aziende florovivaistiche del marsalese.
Alle 17 si terrà poi un Workshop dedicato alla “Valorizzazione e implementazione delle transazioni-to-business.

Incontro al quale sarebbe dovuto intervenire l’assessore regionale alle Risorse Agricole e Alimentari Elio D’Antrassi, per presentare la nuova Associazione Florovivaisti della Sicilia, che sarà presentata invece domani mattina nel corso dell’incontro che si terrà a partire dalle 10, presso l’Aula Magna dell’Istituto Agrario “A. Damiani” di Marsala. La nuova Associazione che riunisce tutti i florovivaisti dell’isola, promossa dall’Assessorato regionale all’Agricoltura, è un organismo sindacale che, così come è stato deciso nel corso di un incontro a Palermo, troverà stretto credito e ospitalità in seno all’assessorato regionale Agricoltura e Foreste. Naturale, quindi, che le associazioni provinciali si stiano spendendo al massimo verso una direzione che permetta, in qualche modo, di fronteggiare gli effetti della crisi.

Intanto è possibile già da ieri visitare presso il Complesso Monumentale di San Pietro, gli stand de “L’isola Giardino”. Nell’atrio di San Pietro è possibile ammirare fiori e piante coltivati nei vivai oltre che di Marsala e Petrosino anche di Ragusa, Milazzo e Catania.  Questa XIII edizione vede anche la presenza di altre tre realtà siciliane legate al comparto del Florovivaismo, quindi ha un respiro più regionale. “Esserci - ha sottolineato il presidente di Federvivai Ragusa, Enzo Maugeri – è per noi importante perché servirà a sondare lo stato di salute di altri territori siciliani e continuare a portare avanti l’importante progetto teso alla creazione di un fronte unico”.

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