rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Sant'Angelo Muxaro

In viaggio imparando le antiche tradizioni, Pierfilippo Spoto: "La mia Sant'Angelo"

Un'idea geniale nata grazie all'astuzia di un ex broker che ama il turismo

Viaggiare regala emozioni, ma anche nuove esperienze di vita. In viaggio per imparare a fare la ricotta, sui Monti Sicani si può ed è un’esperienza di turismo che piace. Ne sanno qualcosa gli abitanti di Sant’Angelo Muxaro, 1300 anime e un’area archeologica che regala bellezza. L’idea nasce grazie ad un ex broker finanziario, lui è Pierfilippo Spoto.

"Non dimenticherò mai la reazione di due giovani tedeschi, arrivati con lo zaino in spalla – racconta Spoto al Giornale di Sicilia - quando mio padre offrì loro una granita, un tour della zona archeologica e anche un posto per dormire. Ero bambino ma capii l'accoglienza e lo stupore che può generare la nostra terra. Perché quello che per noi è normale, per il resto del mondo è eccezionale”. Nel 2002 creare una piccola società che si chiama Val di Kam e propone ai tour operetor di inserire Sant’Angelo Muxaro nei "percorsi" dei turisti.

"All'inizio più che un'attività era un hobby che richiedeva anche denaro, piuttosto che far guadagnare - racconta Spoto al Giornale di Sicilia - Occorreva girare, incontrare i tour operator e proporre l'idea che non era facile da vendere. Ma è stato un crescendo che oggi mi permette di vivere e di creare un circolo virtuoso nel paese non indifferente. Chi sceglie di fare questo tour - spiega Sporto - sa che non ci sono orari predefiniti e tabelle di marcia da rispettare: qui si vive in maniera lenta, quindi può capitare di aspettare qualche minuto in più alla fontana in attesa dei pastori o di fermarsi a vedere una donna che prepara le verdure per il marito. L'effetto ‘sorpresa' è un altro dei fattori vincenti: tra un'attività e l'altra può accadere qualcosa di inaspettato, si può incontrare qualche personaggio interessante del paese o qualcuno intento in qualche lavoro curioso come mettere ad asciugare i pomodori per le conserve, gli anziani che giocano a carte, ecc. Un'idea nata dall'esperienza - racconta Spoto - perché inizialmente facevamo visite guidate più tradizionali. Ma mi accorgevo che i turisti fotografavano e condividevano foto sugli aspetti più curiosi della visita e non sui luoghi che andavamo a visitare. Così ho capito che questi viaggiatori cercavano altro rispetto ai soliti canoni turistici”. Un chiaro esempio di turismo esponenziale, qualcosa che esalta le bellezze di un territorio vivo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

In viaggio imparando le antiche tradizioni, Pierfilippo Spoto: "La mia Sant'Angelo"

AgrigentoNotizie è in caricamento