Sorpresi dal mare in burrasca, due immigrati rischiano di annegare: salvati da un giovane
L'eroe di Lido Rossello si chiama Kevin Petralito, è un imprenditore ed ha compiuto un vero "miracolo". Il ragazzo: "Ho agito a mani nude"
Volevano trascorrere una vigilia di Ferragosto all’insegna della spensieratezza, così non è stato. Due 25enni, che giocavano a pallone vicino agli scogli, hanno rischiato di morire. Uno di loro è stato sorpreso dal mare in burrasca ed è svenuto tra le onde. L’altro, l’amico, ha lanciato l’allarme gridando a più non posso. I due, immigrati, hanno catturato l’attenzione di un altro giovane, il titolare del chioscho “A Putia” di Realmonte. Kevin Petralito, un uomo di mare, non ha esitato e sfidando il pericolo si è fiondato in acqua.
Le bandiere rosse non fermano i bagnanti, catena umana per salvare un uomo
Petralito, a mani nude, ha tratto in salvo il migrante svenuto per poi tornare e portare con se anche il secondo ragazzo in difficoltà. Il fatto è accaduto intorno alle 17 di giorno 14 agosto. Il secondo ragazzo tratto in salvo si trovava quasi al largo, la paura non gli ha tolto lucidità in quanto è stato lui a lanciare l’allarme.
“Ho rischiato anche io di annegare, per poco il mare non trascinava anche me. Uno dei due ragazzi – ha raccontato Kevin Petralito ad AgrigentoNotizie – aveva l’acqua nei polmoni. Senza pensarci troppo ho afferrato il ragazzo e l'ho tratto in salvo. Siamo arrivati sulla battigia ed è arrivata l’ambulanza, la Guardia costiera e la Protezione civile”.
La tragedia si è sfiorata proprio dove circa due settimane fa, un medico è stato salvato da una catena umana. “Non è stato semplice – dice- Kevin Petralito – il ragazzo salvato, il più grave, aveva la testa sott’acqua. Se non ci fossi stato io, questi ragazzi sarebbero morti”.
Eroe buono di Lido Rossello si chiama Kevin Petralito è un giovanissimo imprenditore, titolare di una “Putia”. Senza il aiuto, forse, anzi quasi certamente, la vicenda poteva avere un finale diverso.