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Cronaca

Migranti in città, il sindaco Firetto: "Sforate le quote d'accoglienza"

Immigrazione, parla il primo cittadino di Agrigento nonché membro del direttivo nazionale dell'associazione Comuni-Anci

Sul fronte accoglienza in città,  pochi giorno fa si era espresso il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede. Durante l’ultimo sbarco, è stata rassicurata la popolazione: "Nessun nuovo centro accoglienza è un programma". Oggi parla il sindaco, Calogero Firetto: “Non so quanto riusciremo ancora a tenere il fronte”. Il primo cittadino è membro del direttivo nazionale dell’associazione Comuni-Anci. Secondo quanto riferisce l’edizione odierna del Giornale di Sicilia, Firetto fa i conti.

“Nei nostri comuni abbiamo abbondantemente sforato le quote di accoglienza concordate con il Governo nel piano nazionale. Nella mia città, ad esempio, abbiamo superato i 600 migranti a fronte di una previsione di 198. Alcuni miei colleghi dicono che più ne arrivano, meglio è. Si contano sulle dita della mano, ma ci sono. Nomi? Preferisco evitare. Dovrebbero - spiega Firetto -  però, spiegare come si fa a tenerli tutti. Accoglienza? Il peso va bene, ma va distribuito. Tutto questo non è assolutamente neutro dal punto di vista delle conseguenze finanziarie per i bilanci già sconquassati dei Comuni. Non vorrei limitarmi a parlare di Agrigento, ma il dato è emblematico: noi paghiamo oltre 2 milioni l’anno per i minori stranieri non accompagnati. Vengono ricoverati dal giudice in strutture, di cui hai la sola colpa che esistono nella tua città”. Sui costi, Firetto parla chiaro: “Noi abbiamo una porzione di risorse che arriva dal Ministero dell’Interno, ma la Regione Sicilia così speciale nella sua specialità ha previsto tariffe di gran lunga superiori rispetto a quelle ministeriali. Settantotto euro giornalieri, contro quarantacinque. La differenza - continua - di fatto, viene sostenuta dai Comuni. La Regione non se n’è mai fatto carico. Mentre il fenomeno migratorio esplode con tutte le conseguenze sulle finanze comunali al collasso, la Regione resta in silenzio e anzi fa di peggio. Continua, infatti, ad autorizzare strutture di accoglienza. Diciamolo chiaro: è nato un grande business che si fa alle spalle delle nostre città. Nel cuore di Agrigento, sopra viale della Vittoria, siamo preoccupati perché vorrebbero aprire un nuovo centro migranti. La Regione va per conto proprio, mentre Comuni e Prefetture non ne sanno nulla. In caso di proteste, lei pensa che io potrò restarmene con le mani in mano? No, certo che no”.

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