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Cronaca

Il rifacimento della rete idrica, iter concluso: con 31 milioni di euro è il tempo della svolta

Entro un mese verrà firmato il decreto autorizzativo. I lavori avranno una durata di tre anni e già dopo il primo consentiranno l'erogazione idrica 24 ore su 24

L'Ati ha concluso l'iter del progetto di rifacimento della rete idrica. In "gioco" ci sono 31 milioni e 500 mila euro. E al termine del processo si materializzerà un sogno: Agrigento avrà l'acqua tutti i giorni. E le condotte non saranno più colabrodo. Entro un mese verrà firmato il decreto autorizzativo. I lavori avranno una durata di tre anni e già dal primo anno consentiranno l'erogazione idrica 24 ore su 24 , in alcune parti della città. Si procederà infatti per moduli, cominciando dal serbatoio dell'Itria che nell'arco di un anno sarà operativo. Dei lavori si occuperà Girgenti Acque, attraverso le ditte collegate, visto che era stata firmata un decennio fa una apposita convenzione. 

"Venerdì scorso si è concluso l'iter, all'interno dell'Ati, che è propedeutico all'emanazione del decreto da parte della Regione Siciliana. Decreto di finanziamento a valle del quale parte questa ponderosa operazione. Un iter che è iniziato circa 10 anni fa, con alterne vicende e una serie di complicazioni. Realizzare questo obiettivo - ha spiegato il sindaco Lillo Firetto - significa avere la continuità del servizio idrico. Adesso, l'amministrazione farà pressing sull'assessorato regionale perché si diano tempi ragionevolmente consoni alle necessità della città". 

L'INTERVISTA. Hamel: "Lavori entro due o tre mesi"

"Il rifacimento della rete idrica è epocale. Significa cambiare rotta e dare una svolta alla gestione dell'acqua nelle case degli agrigentini. L'amministrazione comunale - ha spiegato l'assessore Nello Hamel - sarà in prima linea per verificare i tempi e le modalità di realizzazione chiedendo alla società che eseguirà i lavori di operare senza creare eccessivi disagi all'utenza e garantendo il perfetto ripristino delle strade interessate ai lavori. Pretenderemo il rifacimento perfetto degli scavi che verranno effettuati. Chiederemo, laddove è possibile, di adottare le nuove tecniche delle trivellazioni orizzontali e non i vecchi scavi".

La nuova rete idrica consentirà un risparmio sui costi. "Siamo nel sistema idrico integrato e quindi i risparmi vengono ripartiti nell'ambito dell'Ato. Adesso - ha spiegato Hamel - stiamo pagando una piccola quota del rifacimento rete idrica di Ribera. Ed è giusto che, adesso, qualcuno paghi il rifacimento della rete idrica di Agrigento. Si tratta di costi limitati diluiti in un arco di tempo molto lungo e quindi non incideranno sulle bollettazioni che al contrario avranno dei risparmi visto che verranno arginate le dispersioni".

"Da parte nostra è stato varato un programma di massima attenzione rispetto alle problematiche della distribuzione idrica e dei servizi fognari e di depurazione. Ci sarà una spinta per realizzare il grande depuratore del Villaggio Mosè che è non rinviabile. Il malfunzionamento della struttura, che è sotto sequestro, sono gravissimi: sia per l'inquinamento marino che per il territorio. Chiederemo dunque che venga considerata un'emergenza. Bisogna tenere conto che ci sembra uno spreco pensare ad una sistemazione dell'attuale depuratore visto che c'è un progetto alternativo". 

L'amministrazione sta attenzionando anche la richiesta di rimborso della depurazione dei cittadini, con cifre consistenti. "Chiederemo chiarimenti - ha spiegato Hamel - per capire se è stata legittima da parte del gestore questa richiesta. E' fondamentale, è una risposta alla domanda di civiltà, far funzionare bene questi servizi che oltre ad incidere sulle valutazioni della qualità della vita sono anche fondamentali per quanto riguarda i costi che che gravano sulle famiglie". 

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