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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il ricordo di Totò Di Benedetto con Massimo D'Alema in città

Un pubblico delle grandi occasioni per commemorare, a cent'anni dalla nascita, l'intellettuale e...

"Toto Di Benedetto è stato un ragazzo figlio di una famiglia benestante che nell'Italia fascista ha trovato il comunismo a partire dalla sua individiale rivolta contro l'ingiustizia, da un senso innanzitutto etico di rivolta e di solidarietà e ha trovato nel comunismo quella capacità di disciplinare lo spirito individuale di rivolta, l'individualismo, che ha costituito una parte così vitale della storia degli intellettuali italiani". Con queste parole Massimo D'Alema ha iniziato il suo intervento a conclusione della cerimonia in ricordo, a cent'anni dalla nascita, dell'intellettuale e politico Di Benedetto.

Al teatro Pirandello di Agrigento, un pubblico delle grandi occasioni. Sul palco il figlio Alessandro Di Benedetto, Massimo D'Alema, Gianfranco Maris, Marisa Ombra, Anna Steiner, Maurizio Masone, Angelo Lauricella, Mariella Lo Bello. L'incontro, introdotto dall'inno di Mameli, è stato condotto da Domenico Pistone, e dopo le parole introduttive e i ringraziamenti del sindaco Marco Zambuto, è stato un tuffo nel passato dell'Italia attraverso la storia di Totò Di Benedetto.

Un uomo che operò attivamente nella Resistenza, sindaco per oltre trent'anni di Raffadali, deputato e senatore per diverse leglislature con il Partito comunista italiano. Ma anche un letterato, autore di romanzi e poesie.

"Salvatore Di Benedetto -
afferma Marco Zambuto - è uno degli uomini più noti e insigni della nostra terra e uno degli uomini politici che ha dato di più per l'unità d'Italia. Un uomo grande per l'impegno delle idee e della conseguenziale e irriducibile coerenza delle azioni e per il coraggio delle scelte. Se volessimo definirlo con un solo termine, non troverò di meglio che chiamarlo un resistente, un grande resistente".

Una città che celebra dunque un uomo, un esempio e un passato. Non senza polemiche. Fuori dal teatro Giuseppe Arnone distribuiva volantini per protestare contro alcuni politici presenti, perchè fuori luogo a parere del consigliere, "una squallida cricca - si legge nella lettera di protesta del consigliere Pd - di potere che pratica quotidianamente l'esatto opposto dei principi e degli insegnamenti etici, morali e politici per i quali Totò Di Benedetto ha rischiato la sua esistenza e ha impegnato l'intera vita".

L'arrivo di D'Alema in città non poteva che essere anche momento per parlare della situazione politica italiana. Fuori dalle porte del teatro due parole alle domande dei giornalisti. "Dobbiamo salutare positivamente - dichiara Massimo D'Alema - il nuovo esecutivo che in pochi giorni sta riuscendo a uscire dalle difficoltà del governo Berlusconi, assolutamente incapace di affrontare la crisi. Pagavamo un prezzo troppo alto anche in termini di discredito internazionale. Ne siamo usciti. Oggi abbiamo un governo affidabile, un presidente del Consiglio che è considerato un interlocutore di prestigio. Poi si tornerà al voto. Il futuro è un governo di centro sinistra, il presente è un governo per salvare il paese".

Foto di Calogero Montana Lampo


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