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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Il mistero di Punta Bianca, il 30enne non è precipitato nel canneto: il "giallo" si infittisce

Non è stata esclusa l'ipotesi di un improvviso malore. Oggi, il medico legale Cataldo Raffino dell'università di Catania eseguirà l'autopsia

Gli interrogativi - dei poliziotti della Squadra Mobile, che non vogliono lasciare nulla al caso, - si moltiplicano. Il "giallo" di Punta Bianca si infittisce. A distanza di 24 ore dal rinvenimento del cadavere del trentenne di Agrigento, Nicolò Conti, scomparso da circa due settimane prima del ritrovamento, i poliziotti - coordinati dal dirigente Giovanni Minardi - hanno sentito, e continueranno a farlo, numerosi familiari e conoscenti del giovane. Le audizioni verranno allargate, questo sembra ormai certo, anche ai conoscenti del trentenne. 

Trovato il cadavere, è mistero

Nella tarda mattinata di oggi - dopo l'incarico al medico legale Cataldo Raffino dell'università di Catania, formalizzato dal sostituto procuratore, titolare del fascicolo di inchiesta, Simona Faga - verrà eseguita l'autopsia. Un esame ritenuto fondamentale - da investigatori ed inquirenti - per accertare come e quando il trentenne sia deceduto. Anche ieri, a distanza di 24 ore, nessuna ipotesi veniva esclusa.

Vedi il video del ritrovamento 

Sembrava perdere, piuttosto, consistenza l'ipotesi investigativa del suicidio. E questo perché il canneto, dove è stato ritrovato il giovane, appariva essere - al momento del rinvenimento del cadavere - intatto. Secondo i poliziotti della Squadra Mobile - che si sono naturalmente basati sull'analisi dello stato dei luoghi - il trentenne, dunque, non sarebbe precipitato - né accidentalmente, né volutamente - nel canneto.

Nessuna ipotesi veniva, però, - ed è stato anche ribadito più volte - esclusa. Nemmeno quella di un improvviso malore. La salma è risultata essere in avanzato stato di decomposizione. Il giovane agrigentino sarebbe stato riconosciuto grazie agli indumenti che indossava e grazie a quello che aveva con se. Soltanto l'esito dell'autopsia potrà dunque fare chiarezza. 

Presentata denuncia di scomparsa in Questura 

Martedì scorso, i familiari avevano formalizzato la denuncia. Nel primo pomeriggio di mercoledì, il cadavere del giovane è stato ritrovato. Era in un canneto e dunque non era immediatamente, facilmente, visibile. A non demordere, setacciando ogni angolo di Punta Bianca, sono stati i poliziotti della Squadra Mobile. Agenti - coordinati dal dirigente Giovanni Minardi - che non potevano che cominciare a cercare che da Drasy. Perché a Drasy era stata ritrovata l'autovettura - una Fiat Panda rossa - del giovane agrigentino.

Il mistero della Fiat Panda rossa 
 

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