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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Il cadavere di un 32enne ritrovato nel boschetto sotto il viadotto Scimè: è "giallo"

Il giovane risultava scomparso da poco più di un mese. E’ stata aperta un’inchiesta dalla Procura che ha disposto per giovedì l’autopsia. Un esame indispensabile per stabilire come l’uomo sia deceduto. Non viene escluso niente, neanche l'omicidio

Il cadavere di un uomo, in avanzato stato di decomposizione, è stato ritrovato, nella serata di ieri, sotto il viadotto Scimè, nella zona del quadrivio Spinasanta, a poca distanza dal tribunale. La salma – di un trentaduenne originario del Ghana, regolarmente presente in Italia, – è stata recuperata stamattina ed è stata portata all’obitorio.

E’ stata aperta un’inchiesta dalla Procura della Repubblica che ha disposto per giovedì l’autopsia. Un esame indispensabile per stabilire come e quando l’uomo sia deceduto. Non viene escluso niente, neanche un omicidio che sembra anzi essere la più probabile delle ipotesi.

cadavere sotto viadotto scimè3-2

Quello che è un vero e proprio “giallo” ha iniziato a materializzarsi nella serata di ieri, quando al 112 è arrivata la segnalazione. A farla un residente della zona. Un uomo che, in mezzo alla folta vegetazione sottostante al viadotto, si è, all’improvviso, ritrovato davanti agli occhi quella scena raccapricciante. I carabinieri, giunti sul posto, hanno subito avviato le indagini. E non è stato complicato accertare che il cadavere fosse quello di un ghanese di 32 anni che risultava scomparso da circa un mesetto. Era, infatti, il 9 luglio scorso quando è stata formalizzata, alla polizia di Stato, la denuncia di scomparsa. 

Il fascicolo di inchiesta, coordinato dal procuratore aggiunto Salvatore Vella, sarà curato dal Pm Paola Vetro, che già indagava per la scomparsa, e dalla collega Cecilia Baravelli che ieri è intervenuta come Pm di turno.

Già nella tarda serata di ieri, è stato ascoltato, naturalmente, l’agrigentino – residente nella zona - che ha rinvenuto la salma. I carabinieri, sia ieri sera che stamattina, hanno anche sequestrato tutto quello che è stato possibile ritrovare – fra cui degli effetti personali dell’immigrato, che ne hanno permesso l'identificazione, - nell’area dove, fra la folta vegetazione, è stato rinvenuto il cadavere. Elementi che potrebbero contribuire a fare chiarezza. 

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