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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Giustizia, varata la "fase 2" anche nel penale: ripartenza graduale ma solo da giugno

Il presidente del tribunale Pietro Maria Falcone, di intesa con il procuratore Luigi Patronaggio, sentiti il commissario dell'Ordine degli avvocati Silvio Miceli e i sindacati, ha elaborato il provvedimento: all'ingresso arrivano i misuratori della temperatura

Per tutto il mese di maggio si entrerà al palazzo di giustizia solo previo appuntamento, per due ore al giorno, dalle 9 alle 11, dopo avere compilato una dichiarazione con cui si attesta di non essere positivi al Covid, indossando guanti e mascherina e, solo quando il misuratore della temperatura all'ingresso avrà confermato che la temperatura è sotto i 37 gradi.

Archiviata la "fascia cuscinetto", che in realtà è un prolungamento di quella attuale, si ripartirà gradualmente con un numero maggiore di udienze.

Il presidente del tribunale Pietro Maria Falcone, di intesa con il procuratore Luigi Patronaggio, dopo avere consultato il commissario dell'Ordine degli avvocati di Agrigento Silvio Miceli e i sindacati, ha varato un provvedimento che nelle prossime ore sarà ratificato e diffuso attraverso i canali formali ai vari uffici giudiziari e alle altre componenti. 

Di fatto è stato applicato un sistema molto simile a quello del tribunale di Palermo. Il regime attualmente in vigore, che prevede solo la celebrazione di udienze di convalida di fermi o arresti e processi per direttissima, durante il quale i termini di custodia cautelare e di prescrizione sono sospesi, scadrà l'11 maggio. L'attuale provvedimento lo estenderà a tutto il mese in corso durante il quale è presumibile che vengano trattate solo le udienze dei processi con imputati detenuti che ne facciano richiesta.

La vera e propria fase 2 inizierà a partire dal primo giugno. La ripartenza, lenta e graduale, prevede che si inizino a celebrare alcune udienze, in misura ridotta e con un calendario che tenga conto di alcuni parametri. In particolare si celebreranno le udienze con imputati detenuti, con termini di prescrizione in scadenza e quelli in cui parti offese sono le cosiddette "fasce deboli": in sostanza procedimenti per violenze in famiglia o con vittime donne. Quando possibile (in pratica solo quando non è prevista attività istruttoria) si celebreranno udienze in remoto. In tutti i casi si derogherà alla pubblicità e si chiuderanno le porte alle aule dove saranno ammesse solo le parti.

L'accesso alle cancellerie sarà vietato anche agli avvocati. Nei prossimi giorni saranno definite le modalità per la consultazione telematica dei fascicoli di tribunale e procura e l'invio delle relative istanze seguendo il modello del civile. 

Per quest'ultimo settore, già molto informatizzato, è stata disposta una drastica riduzione dei procedimenti e la collocazione di un front office all'ingresso. Gran parte del personale amministrativo continunerà a lavorare in smart working.

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