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Cronaca Centro città

"Girgenti" rischia di saltare, Firetto: "Non si può svilire il lavoro di oltre 2 anni"

Il taglio indiscriminato agli interventi di sicurezza sociale, di riqualificazione e rivitalizzazione capaci di generare investimenti pubblici e privati significherebbe perdere complessivi 33 milioni di euro

"Ben altro che disegnini. Anni di lavoro e di concertazione con gli ordini professionali, con le parti sociali, con i cittadini, le associazioni culturali e datoriali, l'università, le imprese. Dieci progetti inquadrati in una visione complessiva per la riqualificazione di una vastissima area del centro storico, zona degradata e a rischio spopolamento, per il reinserimento di attività produttive e culturali e per la ripartenza di un'economia che ruota attorno al turismo e alla  cultura. Una progettazione che in due, tre mesi dall'erogazione delle anticipazioni sarà cantierabile. Non si può svilire il lavoro di più di due anni compiuto da Agrigento, mortificare la sua partecipazione ad un processo di rigenerazione urbana a cui guardano con estremo interesse giovani, imprese, cittadini”. Lo ha detto, ieri, il sindaco di Agrigento Lillo Firetto. L’emendamento al decreto “Milleproroghe” – che congela quasi due miliardi di euro per 120 Comuni – ha bloccato, di fatto, ogni cosa.

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Adesso – dopo che il premier Conte si era impegnato personalmente con i sindaci, durante un incontro istituzionale durato tre ore, a rifinanziare i progetti di riqualificazione delle periferie recentemente affossati al Senato – tutto è tornato ad essere caratterizzato dall’incertezza. E ad Agrigento il taglio indiscriminato agli interventi di sicurezza sociale, di riqualificazione e rivitalizzazione capaci di generare investimenti pubblici e privati è di complessivi 33 milioni di euro.

“Agrigento è stata attivamente coinvolta, si è impegnata senza risparmiare tempo e fatica, ha superato tutti gli step e il suo lavoro è stato premiato – ha spiegato il sindaco Firetto - . Vogliamo fidarci delle parole del presidente del Consiglio Conte che si è impegnato a rifinanziare i progetti, e incoraggiare il presidente dell'Anci, Antonio Decaro e i miei colleghi sindaci a non perdere quella fiducia. Il valore di quei progetti rispecchia la necessità di dare risposte a realtà urbane in cui tante persone che sono nel disagio aspirano ad una migliore qualità di vita". In Consiglio, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha definito quei progetti “disegnini su fogli di carta fatti per gli amici degli amici'".

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