Gestione servizio idrico, il direttivo Ati punta sulla Spa a capitale pubblico
La scelta dovrà adesso passare al vaglio dell'assemblea e dei singoli consigli comunali: la strada è quindi molto lunga
La decisione non è definitiva, ma è l'inizio di un percorso: il direttivo dell'Ati dopo lunghe tribolazioni si è infatti determinato scegliendo come forma di gestione del servizio idrico futuro la Spa a capitale pubblico.
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A chiedere, invece, la gestione attrverso un'azienda consortile speciale pubblica erano stati alcuni componenti dello stesso direttivo (che infatti non ha visto un voto univoco) e soprattutto le associazioni per l'acqua pubblica che da tempo sostengono questo percorso indicandolo come l'unico capace di garantire una piena pubblicità del servizio.
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Adesso la proposta dovrà passare al vaglio dell'Assemblea e poi dal voto dei singoli consigli comunali, con tempi quindi di effettiva realizzazione complessiva estremamente lunghi, nell'ordine di diversi mesi.