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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Crollo alla Scala dei Turchi, il geologo Calamita: "E' un fenomeno naturale"

Il redattore del piano regolatore generale di Realmonte, ha tecnicamente spiegato quanto è accaduto

"E' un fenomeno naturale. Nella parte sommitale del costone di argilla c'è un terrazzo marino che è composto da sabbia e ghiaia cementati. I fenomeni atmosferici: pioggia e vento scalzano il tetto del costone e cede la ghiaia che è di grosse dimensioni". E' con queste parole che, ieri sera, il geologo Antonio Calamita, grande conoscitore della "carta geologica" dell'area, nonché redattore del piano regolatore generale di Realmonte, ha tecnicamente spiegato quanto è accaduto a pochi metri di distanza dalla famosissima Scala dei Turchi.

Dottore Calamita, il cedimento dei massi di calcarenite nei pressi della Scala dei Turchi deve far preoccupare?

"Non è nulla di eccezionale. E' semplicemente un fenomeno naturale che si registra in un costone dove, nella parte sommitale, vi è un terrazzo marino. La marna, la roccia della Scala dei Turchi, non si fa scalzare dagli agenti atmosferici. Il terrazzo marino invece sì. Certo bisogna prestare attenzione, per l'eventuale presenza di persone, e constatare lo stato del costone di argilla. Ma non lo ritengo, pur non avendo visto il crollo, un fatto preoccupante".

Cosa occorre fare adesso? Qualcuno sta già parlando di puntellare ...

"Non c'è niente da puntellare. Semplicemente, se ci sono altri massi a rischio cedimento devono essere fatti cadere. A seconda della gravità della situazione si potrebbe pensare ad un progetto di consolidamento non invasivo, ma qualsiasi cosa si faccia non sarà altro che una turbativa. Il terrazzo marino è di circa due metri ed è proprio a sbalzo, quindi viene compromesso da pioggia e vento. Conoscendo la zona, credo che occorra soltanto far cadere quel che, eventualmente, risulterà essere ad ulteriore rischio cedimento. E' naturale, ripeto, che sabbia e ghiaia possano cadere".

Ma è già accaduto sempre nell'area della Scala dei Turchi?

"Nella parete a Ovest della Scala dei Turchi, una falesia quasi a picco sul mare, c'è stato un crollo superficiale. E sui crolli superficiali non si interviene".

Ma in questa zona, così come in molte altre dell'Agrigentino, gioca un brutto tiro anche l'erosione costiera?

"Nella zona Ovest della Scala dei Turchi, a circa 200 metri da Capo Rossello, quindi prima della scogliera di marna bianca, dove c'è un noto ristorante, sono state realizzate delle barriere soffolte che rallentano il moto ondoso ed evitano l'erosione. Ma il caso della frana da crollo dal terrazzo marino è semplicemente un fenomeno naturale dovuto agli agenti atmosferici".

Verosimilmente, nelle prossime ore verranno fatti dei sopralluoghi mirati che serviranno anche a stabilire cosa è necessario fare ...

"E' corretto attenzionare il costone e il suo terrazzo marino anche perché, nel periodo estivo, quell'area è invasa dai tantissimi turisti, ma anche agrigentini. Quindi i colleghi del Genio civile faranno delle verifiche mirate e stabiliranno come è indispensabile pulire il versante, eliminando quanto, i massi di calcarenite, è a rischio di ulteriore distacco. Non ho visto l'area del cedimento, ma mi permetto di dire che non sarà nulla di emergenziale". 

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