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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Cattolica Eraclea

Funerali negati al boss, l'avvocato di Terrasi: "Provvedimento illegittimo"

Il legale parla a titolo personale: "In nessuna delle sentenze Akragas e Minoa è mai stato considerato a capo dell'organizzazione mafiosa"

"Inopportuno e illegittimo nei presupposti". A ritenere tale il divieto di funerali in chiesa per Domenico Terrasi, esponente di spicco di Cosa Nostra Agrigentina, divieto imposto dal questore di Agrigento è l'avvocato Ignazio Martorana che parla a titolo personale e "non per conto dei familiari di Terrasi il cui dolore e la cui vita privata vanno in questo momento rispettati" - riporta oggi il Giornale di Sicilia - .  

"Mi preme puntualizzare - aggiunge, sempre attraverso il Giornale di Sicilia, l'avvocato Martorana - che in nessuna delle sentenze (Akragas e Minoa) Terrasi è mai stato considerato a capo dell'organizzazione mafiosa; la misura di prevenzione gli era stata revocata già dal novembre del 2018 per cui per lo Stato non era più socialmente pericoloso. Né potevano, pertanto, sussistere i requisiti che legittimano il Questore a proibire i funerali pubblici per l'ordine e la sicurezza pubblica. Terrasi aveva pagato, forse anche ingiustamente per alcuni fatti, il suo debito con la giustizia: era a tutti gli effetti un uomo libero, anziano e ammalato. Non aveva avuto più contatti con soggetti sospettati di appartenere alla criminalità organizzata. Dal punto di vista religioso è vero che Papa Giovanni Paolo II aveva chiesto il pentimento in occasione della sua predica alla Valle dei Templi. Ma il pentimento è un fatto privato che riguarda la sfera intima di ognuno di noi. Personalmente vedevo Domenico Terrasi recarsi, unitamente alla moglie, spesso in chiesa ogni domenica e alle varie messe che si celebravano in paese".

Scrive su Facebook l'avvocato Salvatore Pennica, difensore anche di mafiosi:. "Perché un cristiano condannato in Italia per mafia non può ricevere il rito funebre in chiesa? Ma non siamo uguali i figli di Dio di fronte la legge divina? Qual è la differenza con lo spacciatore di droga che, con una dose tagliata con la stricnina, può uccidere i nostri figli? Perché in provincia di Agrigento si sottolinea di negare i funerali a chi muore e si vedrà con Dio senza una chance di pietà. Poi questi dubbi si diradano perché la domenica il prelato legge la parabola del figliol prodigo e credi che serve umiltà, pietas, bla bla bla. Amen".

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