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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Presentato "Sul'Amuri", "un film tutto Agrigentino"

La pellicola, per la regia di Giovanni Volpe, è liberamente tratta da "La Lupa" di Giovanni Verga. È una produzione indipendente

“Un film "tutto agrigentino" che esalta la bellezza selvaggia e autentica del territorio. “Sul’amuri”, scritto oltreché diretto da Giovanni Volpe, da giovedì 13 ottobre 2016 è in programmazione al Cine Mezzano di Porto Empedocle con due proiezioni giornaliere, alle ore 18 e alle ore 20,30. Una produzione indipendente, che con una scelta di qualità di attori, musicisti, maestranze locali racconta una donna ancora attualissima attraverso alcuni dei luoghi della Sicilia più suggestivi e densi di storia”.

Lo scrivono gli autori, a margine della conferenza stampa di stamani, a cura del Distretto turistico Valle dei Templi. Erano presenti il presidente del distretto, Gaetano Pendolino, e il regista del lungometraggio, oltre a numerosi attori e i tanti che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita del film. “Sul’amuri” è liberamente tratto – scrivono gli organizzatori - dalla “Lupa” di Verga. Prima, spettacolo teatrale col titolo “Malerba e la Lupa”, poi, la versione cinematografica "Sul'amuri". Un lavoro pregevole che ha ricevuto premi e riconoscimenti a Verona, Arezzo e Pistoia. Tra questi il “Giogo d’oro”, Premio del Parlamento Europeo. Nel film gli attori Giorgia Flora (figlia del noto musicista Pippo Flora de "I promessi Sposi" di Michele Guardì), la quale interpreta la "Lupa", e l'affascinante Angelo Costanza nel ruolo di “Nanni Lasca”: grazie ai due protagonisti, già maturi delle rispettive esperienze teatrali e televisive, passione e emozione entrano in perfetto connubio con i profumi della Sicilia”.

“Scenografia del film – si legge ancora nella nota - è quella Sicilia dell'Agrigentino che è meta del turismo dell'esperienza: quel turismo relazionale che tanti operatori del nostro territorio riescono a proporre ai visitatori (le gite a cavallo nella Valle dei Templi, i percorsi a piedi attraverso borghi, corsi d'acqua, boschi, colline d'ulivi, le esperienze enogastronomiche presso le cantine, i percorsi in mountain bike, le meravigliose attività delle fattorie didattiche, cooking show tra pasticcerie e forni, etc.), o quel turismo che viene oggi definito anche "valoriale", perché crea un valore aggiunto all'appeal del territorio, coagulando sensibilità, nuove energie, tendenze”.

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