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Cronaca

Festival delle scienze, Trigilio: "Il nuovo radiotelescopio ci darà tante risposte"

L'esperto che parteciperà alla manifestazione nella Valle dei templi parlerà di un'invenzione che consentirà importanti passi avanti nella ricerca della vita oltre la terra

Un’invenzione unica per rispondere ad una domanda che da sempre affascina l’uomo: “Come si è evoluta la terra dall’origine dell’universo alla nascita dell’uomo?”. Sarà il professore Corrado Trigilio a presentare il mezzo che permetterà di avere più risposte: il radiotelescopio più grande al mondo.

Un'invenzione storica per la scienza dell'universo...

"Presenterò uno strumento di radioastronomia che sorgerà tra alcuni anni - spiega il professore - L’idea rivoluzionerà il modo di vedere l’universo. Il mio intervento consterà di due parti: prima faremo un panorama di quello che già sappiamo, poi parlerò di questo nuovo strumento e di quello che questo riuscirà a mostrarci in maniera peculiare, dai buchi neri alle onde gravitazionali, fino a parlare della vita possibile oltre la terra".

Come farà a spiegare uno strumento tanto complesso alle persone che sconoscono questo mondo delle scienze?

“Si parlerà di cose complesse ma bisogna studiare come se ne parla, io con la mia esperienza cerco di farmi capire anche dai ragazzi e dai bambini. Tante cose possono essere capite se spiegate in maniera semplice, io non mostrerò neanche la formula perché è sbagliato secondo me. Tutto sarà fatto in maniera semplice e accattivante. Ho fatto parecchie divulgazioni sull’argomento e i riscontri sono stati positivi".

Se uno tra gli spettatori gli chiedesse la classica domanda ‘c’è vita oltre la terra?’ lei come risponderebbe?

“Siamo tutti convinti di sì, la stiamo cercando dopo aver scoperto tantissimi pianeti. Ci sono molecole nello spazio che composte potrebbero portare a nuove forme di vita se poste nelle condizioni idonee. Questa ricerca era prima snobbata dalla scienza canonica, adesso però le tecnologie ce lo consentono e questo nuovo radiotelescopio ci consentirà di saperne di più. A 300 anni luce potremmo individuare un pianeta, se questo usasse le nostre stesse sonde. Scoprire la vita non significa trovare nostri simili, l’evoluzione è un altro discorso. Noi abbiamo avuto parecchie civiltà diverse, come dimostra la Valle dei templi e ci siamo sempre evoluti.

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