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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Un oblò pieno di nostalgia, l'agrigentina Federica Scibetta: "Ho inseguito un sogno grande, ma l'odore del mare manca sempre"

Le polpette della nonna, il mercato del venerdì ed il ringraziamento speciale alla famiglia: base sulla quale si costruiscono le realtà più belle. Il nostro volto della settimana lavora per una multinazionale americana

Sei un imprenditore, uno studente, un pizzaiolo o anche un "cervello" in fuga?  Abbiamo deciso di dare voce agli agrigentini fuori sede. Le loro esperienze, i loro racconti e le loro storie possono essere da esempio per chi ha voglia di tornare o anche di restare. Dedicheremo uno spazio settimanale, un focus che serva a raccontare le vite ormai lontane dall’ombra della Valle dei Templi. Un microfono aperto a tutti, una volta a settimana. Se un agrigentino fuori sede? Raccontati ad AgrigentoNotizie. 

Le radici forti, il sogno di diventare grande e la passione per il volo. Le ambizioni, le avventure ed ancora i sogni. Agrigento è la città del cuore, quel posto che mai vorresti lasciare. Ma quando hai un sogno grande, neanche l’odore del mare riesce a trattenerti. E’ la storia di Federica Scibetta, agrigentina doc che ha dovuto lasciare i suoi affetti. Per lei si sono aperte le porte di una multinazionale americana, ma quel cuore a forma di Sicilia batte sempre forte. Le polpette della nonna, il mercato del venerdì ed il ringraziamento speciale alla famiglia: base sulla quale si costruiscono le realtà più belle. Federica è andata via da Agrigento, ma la sua terra non la dimenticherà mai e lei, come tanti, sogna di tornare.

- Raccontaci la tua storia. Perché hai deciso di lasciare la tua città?

'Ho imparato a sognare, quando inizi a scoprire che ogni sogno ti porta più in là cavalcando aquiloni, oltre muri e confini ho imparato a sognare da là'. Questa è la colonna sonora adatta alla mia avventura, iniziata quasi due anni fa, è la canzone di Fiorella Mannoia. 'Ho imparato a sognare' quando le mie ambizioni erano più grandi di quello che purtroppo Agrigento può offrirmi ad oggi.  Dopo un lungo percorso di studi nell'ambito del turismo, speravo di poter spendere le mie energie e le mie conoscenze nella città dove sono nata e cresciuta. Subito dopo la laurea ho migliorato le mie competenze in un hotel in centro città e ho svolto attività di volontariato e guida turistica, presso il Giardino della Kolymbetra.  Non è stato facile allontanarmi dagli affetti più cari: la mia famiglia, gli amici di una vita, eppure il coraggio e la determinazione mi hanno portato lontano. Dapprima in Germania dove ho conseguito la certificazione di merito come Cabin crew, successivamente a Londra dove tutt'ora vivo. Avevo immaginato il mio futuro in Francia, dove ho vissuto per sette mesi, escludendo categoricamente l'Inghilterra. Mai dire mai nella vita, Londra é una città ricca di ogni opportunità. Per più di un anno ho lavorato come hostess di volo per una nota compagnia aerea. Questa esperienza mi ha reso più forte e ha arricchito il mio curriculum soprattutto a livello personale.  In giro per il mondo, ogni giorno una nuova scoperta, il panorama dall'obló sulle più belle città del mondo. Ovviamente tra queste Palermo e il magone alla gola ogni qualvolta atterravo nella mia amata Sicilia senza la possibilità di raggiungere i miei genitori e mio fratello.  La vita è un continuo cambiamento, bisogna accettare le sfide, se queste possono migliorarci, seppur comportino delle rinunce. Per questo motivo oggi lavoro come "Talent Front desk" per una multinazionale americana nel settore dell'ospitalità".


- Ti manca Agrigento?

- Si mi manca 'U scrusciu du mari'. Aggiungerei anche le lunghe passeggiate, gli aperitivi al tramonto, il fascino della Valle dei Templi e del centro storico, il sorriso della 'mia' gente e persino il mercato del venerdì. Proseguirei con il profumo del ragù della mia amata nonna e le sue polpette di patate. Un cremino al bar con l'amica di sempre e gli abbracci della mia famiglia dopo una lunga giornata di lavoro. A loro devo tutto e colgo l'occasione per ringraziarli per il loro supporto quotidiano.  Grazie mamma, grazie papà, grazie Giuseppe.

- Cosa cambieresti di Agrigento? 

"Ad oggi, continuo a credere che la mia città abbia mille risorse, ma nessuno di noi ha ancora capito come sfruttarle in modo sano per generare economia e di conseguenza opportunità di lavoro per noi giovani.  Poco importa se dall'altro capo del mondo, le nostre origini, le tradizioni e la cultura, sono importanti, fanno parte di noi e del nostro DNA".

- Hai un consiglio per i giovani agrigentini?

"Inseguite i vostri sogni, le vostre ambizioni seppur vi portino lontano e comportino dei sacrifici. Il tempo dà il giusto merito a chi lo merita e chissà se nel frattempo qualcosa sarà cambiato nella più bella città dei mortali e potremo tornare a sentire "u scrisciu du mari".

(Vuoi raccontare la tua storia? Scrivi a Federica.barbadoro@citynews.it)

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