Tentato omicidio Nicotra, il 35enne indagato per "riciclaggio"
La notte dell'agguato, all'interno del magazzino di via Torino a Favara, venne trovata una Fiat Panda che risultò essere provento di furto denunciato il primo febbraio del 2016 a Catania
La notte del 23 maggio scorso, dopo il tentato omicidio del trentacinquenne Carmelo Nicotra, all'interno del magazzino di via Torino a Favara, la Squadra Mobile della Questura di Agrigento trovò una Fiat Panda. Una utilitaria che risultò essere provento di furto, denunciato il primo febbraio del 2016 a Catania. Nicotra, che è rappresentato e difeso dall'avvocato Salvatore Cusumano, è stato iscritto nel registro degli indagati - dalla Procura della Repubblica - per l'ipotesi di reato di riciclaggio. Questo fascicolo è coordinato dal sostituto procuratore Federico Panichi.
Il fascicolo è passato alla Dda
La vettura era stata, in prima battuta, sequestrata dalla Procura. Poi, nel luglio scorso, venne nuovamente sequestrata - su disposizione dei pubblici ministeri della Dda - dalla Squadra Mobile della Questura di Agrigento.
Sequestrata di nuovo l'autovettura
Accertato che la vettura fosse di provenienza furtiva sembrava scontato che il trentacinquenne favarese sarebbe stato indagato per l'ipotesi di reato di ricettazione. Invece, risulta essere indagato per riciclaggio. Si tratta di una ipotesi di reato ben più grave. Ipotesi di reato che prevede il tipico "effetto dissimulatorio", ossia condotte dirette ad ostacolare l'accertamento sull'origine delittuosa di quel determinato bene. Un reato che è punito con la previsione della reclussione da 4 a 12 anni.
IL VIDEO. Ecco dove è avvenuto l'agguato
Carmelo Nicotra, quel 23 maggio scorso, venne raggiunto e ferito da colpi di kalashnikov.