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Cronaca Favara

"Pestaggio mortale per un rimprovero", processo azzerato per il cambio del giudice

Bennardo Chiapparo è deceduto a 68 anni dopo avere sbattuto la testa, per la Procura fu picchiato

Processo azzerato dopo il cambio del giudice. L’udienza preliminare per il presunto pestaggio di Bennardo Chiapparo, morto a 68 anni il 10 febbraio del 2015, 9 giorni dopo avere battuto la testa per terra a causa – secondo l’accusa – di un violento pugno al torace ricevuto in una brutale spedizione punitiva, si celebrerà davanti al gup Luisa Turco e non più davanti al giudice Alfonso Malato che è stato promesso presidente della prima sezione penale.

La difesa dei quattro imputati, gli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica, che aveva già formalizzato la richiesta di giudizio abbreviato, potrebbe rivedere la strategia. Ieri, dopo avere preso atto del cambio del giudice, i legali hanno chiesto un termine per decidere se continuare col rito alternativo. Si torna in aula il 22 ottobre. Nell'ambito dell'inchiesta, il 5 dicembre di due anni fa, erano finiti in carcere Antonino Pirrera, favarese di 40 anni, principale indagato. Domiciliari, invece, per Giovanni Ruggeri, 43 anni, Carmelo Pullara, 27 anni, e Michele Sorce, 34 anni, tutti di Favara. L’accusa ipotizzata per tutti è di omicidio preterintenzionale. Il tribunale del riesame, al quale si erano rivolti i difensori aveva comunque annullato l’ordinanza rimettendoli tutti in libertà e sostenendo che la ricostruzione dei fatti, basata quasi esclusivamente sul racconto dei figli di Chiapparo, fosse incerta e lasciasse molti dubbi. Peraltro uno dei figli della vittima in un primo momento ha mentito dicendo che il padre era caduto per terra a causa di uno svenimento. 

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