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Cronaca Favara

Il furto alla scuola "Mendola", sono stati convalidati i quattro arresti

Ai due maggiorenni è stato imposto l'obbligo di firma da adempiere tre volte alla settimana, nessuna misura per i minori

Obbligo di firma tre volte alla settimana per i due maggiorenni, nessuna misura per i minori. Queste le decisioni dei due giudici che si sono occupati del caso dei quattro arresti per il furto all'interno della scuola dismessa "Mendola" di Favara.

I quattro giovani, mercoledì, sono stati arrestati dai carabinieri della tenenza di Favara per furto aggravato in concorso. I militari li avrebbero sorpresi mentre stavano rubando tubature in rame dagli impianti idrici e di riscaldamento dei locali un tempo utilizzati dall'istituto scolastico. 

I due maggiorenni - Giuseppe Marchione, 19 anni, e Marian Tugui, 18 anni, romeno residente a Favara - sono stati sorpresi all'interno del cortile del vecchio istituto scolastico. Stavano cercando di scappare, ma sono stati immediatamente bloccati e in seguito posti ai domiciliari. I due minorenni, di 15 e 16 anni, sono stati trovati, invece, nascosti all'interno dello scantinato dello stabile. Al primo piano, stando sempre alle ricostruzioni dei carabinieri, erano state già ammassate le tubature in rame rubate, per un peso di circa 10 chili. I carabinieri della tenenza hanno ritrovato anche due pinze ed un martello, utilizzati come arnesi da scasso.

I quattro arrestati, tutti difesi dall'avvocato Salvatore Cusumano, sono comparsi davanti a due giudici diversi in considerazione del fatto che due sono maggiorenni e due sono minori. Per questi ultimi, ieri mattina, il gip del tribunale dei minori di Palermo ha convalidato l'arresto non applicando nessuna misura. Il giudice monocratico Rosanna Croce, invece, davanti al quale sono comparsi Marchione e Tugui, per il processo per direttissima, ha applicato loro l'obbligo di firma per tre volte alla settimana. 

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