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Cronaca Favara

"Truffò cliente con false pratiche di sgravi", consulente del lavoro a giudizio

La Procura manda a processo il professionista che avrebbe pure finto un risarcimento con tre assegni scoperti

Falsa pratica di sgravi fiscali e, una volta scoperto, falso risarcimento con assegni scoperti. Il cliente lo denuncia e la vicenda approda in aula per il processo. Il pubblico ministero Elenia Manno ha disposto la citazione diretta a giudizio, per le accuse di truffa e falso, nei confronti del consulente del lavoro Pietro Patti, 46 anni, di Favara. Il professionista, che ha nominato come difensore l’avvocato Giuseppe Barba, dovrà comparire il 3 febbraio davanti al giudice Micaela Raimondo. 

La vicenda risale al 2016. Il cliente dello studio consegna, secondo la ricostruzione dell’episodio formulata dall’accusa, alcuni documenti per una pratica finalizzata all’ottenimento di sgravi fiscali. In realtà la pratica non fu mai portata a conclusione ma Patti, per nascondere la circostanza, lo rassicurò dicendo che i documenti erano stati regolarmente inviati all’Inps ma non solo: per rendere tutto più credibile, e soprattutto per fare in modo di riscuotere ugualmente la parcella, avrebbe consegnato due falsi documenti che attestavano altrettante cancellazioni ipotecarie nonché falsi documenti di Agenzia delle Entrate e Riscossione Sicilia che attestavano gli sgravi.

Alla fine, però, il quarantenne che si era rivolto allo studio di consulenza del lavoro scoprì tutto e pretese il risarcimento. Neppure in quel momento, Patti si sarebbe perso d’animo e avrebbe stipulato una scrittura privata nella quale dava atto degli errori commessi e si mostrava disponibile a risarcirlo. Al cliente furono consegnati tre assegni dell’importo complessivo di 34 mila euro che, una volta portati in banca per l’incasso, si rivelarono essere scoperti. 

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