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Cronaca Favara

L'agguato in Belgio, la difesa di Russotto ricorre al riesame

Appare scontato, avendo rinunciato ai termini di sospensione, che prima di Ferragosto il legale chiederà – come aveva già fatto, a margine dell’interrogatorio di garanzia, gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico che potranno garantire le esigenze cautelari

Istanza di riesame presentata. L’avvocato Salvatore Cusumano, legale di fiducia di Gerlando Russotto, 29 anni di Favara, ieri, ha depositato la richiesta di riesame della misura cautelare in carcere.

Russotto è stato arrestato dai poliziotti della Squadra Mobile - in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento: Francesco Provenzano, su richiesta dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dei sostituti procuratori della Repubblica Simona Faga e Alessandra Russo, - sei giorni addietro. Oltre che a Russotto, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere venne notificata anche al cognato Mario Rizzo di 32 anni, già in cella per altra causa. La Procura della Repubblica contestava ad entrambi l’ipotesi di reato di tentato omicidio, il Gip ha, però, derubricato in lesioni dolose aggravate.

L’avvocato Cusumano ha presentato l’istanza di riesame, per il suo assistito: Gerlando Russotto, senza argomentare e senza chiedere misure alternative. Appare scontato, avendo rinunciato ai termini di sospensione, che prima di Ferragosto il legale chiederà – come aveva già fatto, a margine dell’interrogatorio di garanzia, gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico che potranno garantire le esigenze cautelari.

Russotto e Rizzo sono ritenuti “responsabili d’avere partecipato al tentato omicidio ai danni di Saverio Sacco, avvenuto in Belgio il 28 aprile 2017, nonché di detenzione illegale di armi clandestine – ha già ricostruito la Squadra Mobile della Questura di Agrigento - . A Mario Rizzo viene contestata anche l’introduzione nello Stato di armi clandestine, mentre a Gerlando Russotto è stata addebitata l’illecita detenzione di armi: un fucile a pompa, una pistola calibro 7.65 e numerose munizioni rinvenute, dalla Squadra Mobile lo scorso 29 maggio, nel sottotetto condominiale dell’abitazione dove Russotto viveva”.

Le indagini della Squadra Mobile, che è diretta dal commissario capo Giovanni Minardi, – coordinate dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dai sostituti procuratori della Repubblica Simona Faga e Alessandra Russo - hanno permesso “di contestare a Russotto “la ricettazione del fucile a pompa risultato oggetto di furto, lo scorso 8 gennaio, ai danni della polizia provinciale di Agrigento”.

A svelare come si sarebbero svolti i fatti, a Liegi, sarebbe stato il quarantenne Mario Rizzo che si è autoaccusato del mancato delitto a Liegi ed ha tirato in ballo anche altre persone: il cognato e l'empedoclino Salvatore Prestia, 38 anni. Prestia – sempre per lo stesso fatto - era stato già arrestato, sempre dalla Squadra Mobile, il 15 luglio del 2017, in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità belghe. Per Prestia, cognato di Fabrizio Messina che è il fratello di Gerlandino, si procede separatamente davanti l'Autorità giudiziaria Belga.

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