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Cronaca Favara

Inchiesta "Stipendi spezzati", i carabinieri: "Estorsioni fatte con la strategia del bancomat"

Le indagini dei militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Licata hanno portato alla luce anche casi di dipendenti costretti, con minacce, a dimettersi

I dettagli dell'inchiesta "Stipendi spezzati" - realizzata dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Licata, con il coordinamento del sostituto procuratore Alessandro Macaluso (oggi trasferito ad altra sede) - è stata illustrata stamani durante una conferenza stampa al comando provinciale dell'Arma di Agrigento.

 VEDI LA VIDEO INTERVISTA: "Dipendenti costretti ad accettare retribuzioni ridotte" 

L'inchiesta ha portato alla luce anche un caso in cui un dipendente venne costretto, sotto minaccia, a dimettersi. L'uomo sarebbe stato minacciato per la commissione di presunte condotte violente ai danni di un ospite della comunità: "Va bene, a me non interessa ciò che dici, o mi firmi le tue dimissioni oppure ti andiamo a denunciare ai carabinieri perché hai picchiato un ospite della comunità. Entro domani voglio le tue dimissioni, se no ti andiamo a denunciare". E l'uomo, nell'ottobre del 2016, si sarebbe dimesso. 

Un altro caso di presunta estorsione di dimissioni si sarebbe verificato, nel settembre del 2014, in danno di una lavoratrice: "Ti pago il mese solo se mi firmi le tue dimissioni... se non firmi non ti pago il mese". Ma vi sarebbero state anche, nell'agosto del 2014, - secondo quanto è riportato nell'ordinanza cautelare - minacce di aggressione fisica: "O mi firmi o ti faccio una faccia così". 

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