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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Estorsione a clienti disabili", slitta la requisitoria del pm

Un impegno del giudice Alfonso Malato ha fatto rinviare la conclusione dell'accusa di due settimane, imputate un'avvocatessa e la sorella

Slitta di due settimane la requisitoria del pubblico ministero Alessandra Russo che questa mattina avrebbe dovuto illustrare la sua requisitoria al processo a carico dell’avvocato Francesca Picone e della sorella Concetta, consulente di un patronato, accusate di estorsione e tentata estorsione ai danni di due clienti dello studio legale.

Un impedimento del giudice Alfonso Malato ha costretto al rinvio del procedimento. All'udienza precedente un ex cliente disabile dell'imputata, come chiesto dalla difesa, è stato estromesso dal processo e non sarà parte civile. Subito dopo i legali delle due professioniste, gli avvocati Annalisa Russello, Angelo Farruggia e Francesco Siracusano, avevano chiesto il giudizio abbreviato.

 Secondo l’accusa l’avvocato Picone, che in una circostanza avrebbe avuto il supporto della sorella Concetta, che lavora in un patronato come consulente fiscale, avrebbe costretto alcuni clienti che assisteva in una causa previdenziale per ottenere l’indennità di accompagnamento per figli o familiari disabili, a pagare una parcella ulteriore a quella stabilita dal tribunale prospettando, in caso contrario, che sarebbero andati incontro a problemi economici peggiori e che avrebbero perso la stessa indennità.

Si torna in aula il 23 marzo per la nuova requisitoria del pm Alessandra Russo che, la prima volta, aveva chiesto la condanna a 5 anni. Il gup Stefano Zammuto, però, anzichè emettere la sentenza dispose la restituzione degli atti al pm perchè riformulasse il capo di imputazione ritenendo che "il fatto fosse diverso da come descritto nei capi di imputazione".


 

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