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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Cgil, Cisl e Uil: «Il 31 ottobre manifesteremo per il futuro della provincia di Agrigento»

Si è svolto ieri sera l’esecutivo unitario di Cgil Cisl Uil Agrigento per definire le modalità di partecipazione di Agrigento alla manifestazione che i sindacati siciliani hanno indetto per il prossimo 31 ottobre

Si è svolto ieri sera l’esecutivo unitario di Cgil Cisl Uil Agrigento per definire le modalità di partecipazione di Agrigento alla manifestazione che i sindacati siciliani hanno indetto per il prossimo 31 ottobre.

«Il mondo del lavoro siciliano vive una condizione di grande sofferenza. I disoccupati, secondo gli ultimi dati, sono il doppio rispetto alla media nazionale. Negli anni della crisi si sono persi 170.000 di posti di lavoro. Il Pil nell'Isola, dal 2008 al 2014, ha registrato una caduta del 17per cento, con punte del - 40per cento nel settore Industria e del - 58per cento in quello delle Costruzioni», si legge nel documento che indice la manifestazione.

Negli interventi introduttivi di Gero Acquisto (Uil), Maurizio Saia (Cisl) e Massimo Raso (Cgil) sono state riprese le tematiche regionali poste a basa della manifestazione e quelle che interessano più direttamente la nostra provincia.

Nelle prossime giornate assemblee e volantinaggi si terranno nei posti di lavoro e nei paesi della provincia per sollecitare la partecipazione dei lavoroatori, dei disoccupati che non hanno scelto la via dell’emigrazione, dei giovani e dei pensionati. La situazione è drammatica anche nella nostra provincia «nessuna prospettiva si apre per i giovani, se non quella di un tirocinio che difficilmente alla scadenza sarà confermato come lavoro, mentre per i precari storici  non arriva ancora la stabilizzazione e addirittura diventa sempre più difficile ottenere finanche l'ennesima proroga dei contratti in essere».

E poi norme sulla povertà e sulla inclusione sociale, Formazione professionale, Forestazione, Consorzi di bonifica, Piani regolatori e Infrastrutture, riorganizzazione della macchina burocratica della regione, riforma provincia, società partecipate, acqua, rifiuti, Fondi strutturali della nuova programmazione europea 2014-2020, la "questione Terme" e quella irrisolta delle miniere, il doloroso "capitolo pensioni": sono davvero tante le questioni che affolleranno la "piattaforma" che Raso, Saia e Acquisto scriveranno nelle prossime ore.

Da subito l’appello alla partecipazione ed alla mobilitazione.

«Serve – hanno sottolineato le tre Organizzazioni sindacali – a questa provincia "rialzare la testa", riprendere il filo interotto della mobilitazione per portare risultati a casa: investimenti e occupazione in una ottica di svuluppo sostenibile. Cgil, Cisl, Uil agrigentine si rivolgeranno ai sindaci della nostra provincia, alle associazioni ed al mondo del volontariato laico e cattolico, alle forze imprenditoriali, «non è e non vuole essere solo la battaglia del sindacato, vuole essere la giornata nella quale questa provincia decide che non ci sta più a fare la coda di tutte le classifiche di reddito, sviluppo, qualità della vita e decide che occorre invertire la rotta, riaprire i cantieri e le imprese, rilanciare occupazione e sviluppo, non sprecare più occasioni e puntare sulle ricchezze umane, professionali, storiche e ambientali di cui disponiamo per costruire il proprio rilancio».
 

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