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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Lampedusa e Linosa

Linosa, grido d'allarme di genitori e presidente del Consiglio: «I nostri ragazzi sono senza scuola»

A Linosa il presidente del Consiglio Gerardo Errera pone l'attenzione sulla questione scuola: a suo avviso, e secondo i genitori che hanno sottoscritto il documento inviato al presidente della Repubblica a quello del Consiglio dei ministri, così come alle Istituzioni regionali e al prefetto Nicola Diomede, è necessaria una urgente indagine ispettiva o la nomina di «un commissario prefettizio, non politico, per verificare lo stato della scuola dell'obbligo delle isole di Lampedusa e di Linosa»

A Linosa il presidente del Consiglio Gerardo Errera pone l'attenzione sulla questione scuola: a suo avviso, e secondo i genitori che hanno sottoscritto il documento inviato al presidente della Repubblica a quello del Consiglio dei ministri, così come alle Istituzioni regionali e al prefetto Nicola Diomede, è necessaria una urgente indagine ispettiva o la nomina di «un commissario prefettizio, non politico, per verificare lo stato della scuola dell'obbligo delle isole di Lampedusa e di Linosa»

Per Errera e i 28 genitori firmatari, i ragazzi non possono godere del servizio scolastico: nel documento si legge della presunta carenza di insegnanti, e del fatto che ancora a fine ottobre non è stata avviata l'attività didattica in video conferenza che è prevista per la scuola superiore, così come del fatto che i pochi insegnanti presenti hanno una «assurda gestione oraria (le ore di insegnamento di ogni singola materia che dovrebbero essere diluite in più giorni per permettere agli alunni l'assimilazione delle lezioni sono tutte concentrate in una sola giornata) che da sola basta a compromettere l'effettivo apprendimento delle discipline da parte degli studenti».

Per il presidente del Consiglio la scuola è “nulla”, così come «nullo è anche il rapporto con l'isola della preside e dell'assessore al ramo, le quali più volte invitate a venire sull'isola per discutere con i genitori per cercare di risolvere i problemi connessi con il territorio, non soltanto negano la loro presenza ma si negano anche al contatto telefonico. I nostri ragazzi non hanno meno diritti di altri, non possono scontare la residenza a Linosa come fosse una colpa, un reato, la costante condanna ad essere sempre un passo, due passi, mille passi indietro rispetto ai coetanei anche solo di Lampedusa. Ci siamo rivolti a tutte le istituzioni competenti, ma fino ad ora non abbiamo avuto alcuna risposta concreta».

In attesa di sapere come e cosa risponderanno gli organi istituzionali preposti, di diverso avviso è la preside dell'Istituto omnicomprensivo "Pirandello", Rosanna Genco. «E' tutto in regola, noi facciamo del nostro meglio con l'organico disponibile: e con i genitori ho avuto un incontro sull'isola proprio il 4 novembre durante le celebrazioni della “Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate”. Non capisco adesso perché si dica che non c'è dialogo quando pareva che ci fossimo compresi – ha detto la dirigente -. Tutti i docenti sono in servizio, e non da ora, la videoconferenza è operativa e abbiamo tutor e insegnanti in collegamento con i ragazzi in continuazione.

Inoltre, i posti sono tutti coperti: i primi 15 giorni di scuola, come accade in tutte le isole con le difficoltà connesse, sono giornate pensanti, non è facile avere tutto a regime subito specie con personale a tempo determinato, e con un monte ore esiguo. Ma noi cerchiamo di garantire il meglio, l'impegno ce lo mettiamo tutto».

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