Stop a consegne a domicilio per Pasqua, consigliere di Ribera scrive a Musumeci: "Andrebbero incentivate"
Signor Presidente della Regione
sono Paolo Caternicchia, consigliere comunale di Ribera. Mi permetto di scriverLe per rappresentarLe il mio dissenso in merito all'articolo 4 della sua ordinanza dell'8 aprile 2020 con il quale Lei vieta, nei giorni di domenica e lunedì di Pasqua, di fare consegne a domicilio.
Le vorrei ricordare che, anche se attraversiamo un momento difficile nel quale abbiamo imposto alle famiglie di restare a casa per il loro bene, ritengo che sia giusto, nelle giornate di festa, permettere alle pasticcerie, ai ristoranti ed alle attività del settore food e gastronomia, di potere portare a casa delle famiglie i tipici prodotti pasquali, siano essi dolci o i menù che molti ristoratori hanno già predisposto e promosso attraverso i social. E ciò per consentire a queste categorie di poter lavorare almeno un pò in questi giorni e alle famiglie di potere passare questi festività con un poco di buonumore.
Quindi La invito a rivedere l'articolo 4 dell'ordinanza suddetta e, anzi, ad incentivare le consegne a domicilio tutti i giorni. Cosi facendo aiuteremo le famiglie a restare a casa e permetteremo ai commercianti e agli artigiani di prendere una boccata d'ossigeno indispensabile in questo momento tanto più perché molti di questi operatori si sono già organizzati ed attrezzati per preparare i loro prodotti e poterli consegnare a chi li richiede o che in molti casi casi li ha già prenotati.