"Quella piantagione di marijuana è solo mia", il gip non gli crede: convalidati i 5 fermi
Il giudice delle indagini preliminari Francesco Lauricella ha applicato il carcere agli arrestati anche se il più anziano, Salvatore Celona, 71 anni, ha scagionato gli altri
Fermo convalidato e custodia cautelare in carcere per i cinque arrestati dalla squadra mobile di Caltanissetta che ha scoperto una piantagione di marijuana, nascosta fra i filari di una vigna, in contrada Brigadieci.
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La decisione è del giudice delle indagini preliminari di Gela, Francesco Lauricella, che ha accolto la richiesta del pm. In carcere, mercoledì scorso, sono finiti: il palmese Salvatore Celona, 71 anni, i palermitani Alessandro Lucera, 41 anni, e Davide Cardinale, 32, anni, gli egiziani Mohamed Ahmed Gamal Bakr, 28 anni, e Mahmoud Mohamed Hesham Metawaa, 18 anni, tutti domiciliati a Mazzarino.
Sono accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, coltivazione di marijuana senza la necessaria autorizzazione e Celona anche di detenzione di arma clandestina e furto di energia elettrica.
Gli agenti hanno fatto irruzione dopo un'intensa attività di indagine. Celona, difeso dall'avvocato Santo Lucia, durante l'interrogatorio di convalida del fermo, ha detto di essere l'unico a curare la coltivazione mentre gli altri quattro, sorpresi ad alimentare la piantagione, non avrebbero avuto consapevolezza che si trattasse di droga. Il gip non gli ha creduto e ha disposto il carcere per tutti.
