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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro città / Via Panoramica Valle dei Templi

Via Panoramica dei Templi, la denuncia: "Pedoni costretti a camminare in strada"

Il movimento civico "Agrigento Punto e a Capo" mette in evidenza la difficile percorrenza del tratto di strada dove manca il marciapiede

Pedoni costretti a camminare sulla strada perché manca il marciapiede, con il rischio di essere travolti dalle auto in transito. Lo denuncia il movimento civico "Agrigento Punto e a Capo" in una nota. 

"Sarà ad occhio e croce 100-130 metri, la distanza che separa la storica Fontana di Bonamorone, dall’inizio della strada provinciale 4, meglio conosciuta come via Panoramica dei Templi. Un percorso a nostro avviso, ad alta incidenza di rischio, -  si legge in una nota - per quanti, stranieri e indigeni, si accingono quotidianamente ad affrontare quella che definiamo 'la traversata', prima di  raggiungere a piedi il 'luogo sicuro', rappresentato dal vasto marciapiedi, che come si ricorderà, fu realizzato qualche anno fa dalla provincia regionale, e che conduce alla Casa Sanfilippo o più a valle, al Tempio di Giunone".

"Un tratto di strada che costringe i pedoni ad invadere la sede stradale sia nel percorso di andata, che al ritorno, - denunciano dal movimento - con gli immaginabili, prevedibili rischi conseguenti. Eppure, poco prima della fontana, chi proviene da via Crispi, può notare sul marciapiedi che costeggia la stessa, un vecchio cippo chilometrico in pietra bianca, comunemente chiamato pietra miliare, dove sulla facciata principale è incisa la scritta: 'Regione Siciliana - strada Turistica Valle dei Templi'; mentre di lato si legge: 'Bivio SS.115 Km….', questo, per dire che, trattasi di un percorso unico, una unica strada, senza alcun apparente trattamento di favore né alcun cenno di privilegio o penalizzazione, cioè, un tratto di strada che unisce due luoghi non soltanto fisicamente ma anche giurisdizionalmente. Almeno questa sembrava essere  l’interpretazione della Regione Siciliana 50 e passa anni fa, quando, com’è evidente nel cippo, si aveva probabilmente, il senso delle cose e del bene comune".  

"A proposito di 'comune', è bene ricordare che il 'tratto a rischio', apparterrebbe al Comune di Agrigento - prosegue la nota - il quale avrebbe dovuto da tempo, provvedere con propri fondi al ripristino del vecchio marciapiedi, rendendo così, sicuro il 'traghettamento' pedonale, cosa di cui magari si sarebbe occupato, qualora non fossero venuti meno i proventi derivanti dalla vendita dei biglietti nel Parco archeologico, opportunità questa, svanita con un colpo di mano, grazie alle 'manovre strategico/politiche' consumatesi negli ultimi mesi presso la Regione Siciliana".

"Sarebbe meraviglioso poter assistere ad una 'passeggiata a piedi', in una sorta di gita turistico/istruttiva su quel tratto maledetto, effettuata dai deputati agrigentini alla Regione Siciliana, - scrivono dal movimento - loro davanti e noi dietro a prendercene cura, e vederli 'canziare' allo sfrecciare delle automobili in transito. Ma è nostra convinzione che questo resterà solo un bellissimo desiderio. Purtroppo, ancora una volta come cittadini, ci troviamo costretti a subire il complice assordante silenzio a cura della deputazione regionale Agrigentina, mentre la  gente continua a rischiare l’osso del collo qualora travolta dal traffico stradale".

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