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Cronaca Centro città

Il colle di San Gerlando rischia di franare, la Procura ha aperto un'indagine conoscitiva

Il procuratore capo della Repubblica, Luigi Patronaggio, ha effettuato un sopralluogo informale nell'area della cattedrale

Il procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, ieri, ha effettuato un sopralluogo informale. C'è un'indagine conoscitiva, aperta dalla Procura, sul "caso" dissesti idrogeologici al colle di San Gerlando. Collina che rischia di franare portando con se la cattedrale.  Per la messa in sicurezza della cattedrale s'attende l'esito della gara d'appalto all'Urega.

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Ma è la collina, sulla quale sorge il duomo, che, al momento, crea - fra gli agrigentini - allarme e preoccupazione. Ed ieri, la città è scesa in strada per una silenziosa fiaccolata.

La Protezione civile non può intervenire 

Un anno fa, tutto sembrava essere stato definito. Si attendeva lo storno dei fondi dall'assessorato al Territorio ed Ambiente della Regione alla Protezione civile regionale che doveva occuparsi del bando per la ricerca europea dei professionisti capaci di mettere nero su bianco un progetto di mitigazione del dissesto idrogeologico e dunque di messa in sicurezza della collina. Storno di oltre un milione e 800 mila euro che, però, non c'è mai stato. E lo scorso 9 ottobre è arrivata la doccia fredda: l'assessorato al Territorio e Ambiente della Regione ha fatto sapere che "il dipartimento regionale della Protezione civile non è tra i beneficiari individuati".  

A rischio sgomberi case e negozi 

Il pericolo frana non è stato considerato "imminente", ma se dovesse essere così 34 abitazioni e 21 esercizi commerciali della via 25 Aprile, che è a valle della collina, rischiano lo sgombero. 

Colle dissestato, non si sa più chi deve intervenire 


 

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