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Cronaca Siculiana

Discarica di Siculiana, s'attende una nuova proroga: 43 Comuni con il fiato sospeso

L'ultimo provvedimento scadrà domani, il rischio è raccolta dei rifiuti ferma e mezzi stracarichi di immondizia in deposito

Occhi puntati su palazzo d'Orleans. Da contrada Matarana, a Siculiana, dove sorge la discarica sub-comprensoriale nella quale riversano i rifiuti indifferenziati 43 Comuni dell'Agrigentino, del Nisseno ed Enna, s'attende la proroga del decreto che regge - in Sicilia - il sistema del conferimento dei rifiuti.

L'ultima, in ordine di tempo, proroga scade domani e dunque da venerdì, primo dicembre, se non arriverà un nuovo provvedimento si riproporrà una situazione già vissuta, ad Agrigento e provincia, più volte: raccolta dei rifiuti ferma e mezzi stracarichi di immondizia in deposito.

La scadenza di quest'ultimo decreto è nota da tempo, ossia dall'inizio di giugno quando, dopo un'intesa fra Regione e ministero dell'Ambiente, venne firmata una proroga. Lo scorso agosto, ma per il cosiddetto "surplus estivo", la discarica di Siciliana - che ha una capacità di abbancamento pari a 500 tonnellate al giorno, come da autorizzazione regionale, legata alla capacità dell'impianto di biostabilizzazione - aveva vissuto un nuovo momento di emergenza.

E prima ancora, all'inizio dello scorso febbraio quando venne esaurita la capacità produttiva dell'impianto provvisorio di biostabilizzazione e la discarica, gestita dalla "Catanzaro Costruzioni", fu costretta a chiudere i cancelli per come disposto dalla Regione dopo una campagna di autocontrolli. Una chiusura, allora, fatta a scopo precauzionale per continuare a garantire gli elevati livelli prestazionali dell'impianto che è costantemente monitorato per prevenire, ridurre ed eliminare ogni forma di inquinamento. 

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