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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Depuratori malfunzionanti e reti fognarie assenti: subentra la struttura commissariale

Sarà l'organo statale a farsi carico della copertura del 30% delle risorse che inizialmente avrebbe dovuto impegnare il privato

Depuratori vetusti e reti fognarie incomplete o assenti, sarà la struttura del commissario straordinario unico per la depurazione a farsi carico degli investimenti in provincia di Agrigento.

Meno di una settimana fa, dopo mesi di grande silenzio, il commissario nazionale ha infatti scritto all’Ati, chiedendo copia della risoluzione firmata oltre un anno fa (e poi aggiornata e rivista a febbraio 2020) con la Girgenti Acque per consentire alla stessa struttura commissariale di subentrare al privato nei lavori.

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Un passaggio essenziale, perché gli interventi sono ad oggi fermi a causa proprio dell’impossibilità del privato di garantire la quota del 30% dell’investimento prevista su interventi di grande respiro, come l’adeguamento di molti depuratori e il rifacimento/completamento di diverse reti fognarie tra Agrigento, Favara, Porto Empedocle, Sciacca e Ribera. Fondi che la struttura commissariale possiede e che consentirebbero – teoricamente – di partire in gran slancio, sebbene a distanza di tempo non si abbiano notizie proprio da parte del commissario straordinario degli interventi che questo avrebbe dovuto gestire da un punto di vista amministrativo-burocratico.

Gli impianti erano stati riconsegnati alla gestione commissariale del privato un anno fa, ma non si è vista traccia di investimenti, anche perché appunto i commissari non hanno né risorse né mandato per interventi di questa natura.

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