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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Realmonte

Anche gli ecomostri di Lido Rossello verranno a breve demoliti

L'annuncio è della Procura della Repubblica di Agrigento, che decide di fare chiarezza sui "compiti" e sui "meriti"

La Procura non ci sta. Da quando le ruspe hanno demolito l'"ecomostro" sulla spiaggia della Scala dei Turchi, diverse associazioni e personalità legate a movimenti di ambientalisti, si sarebbero assunte la paternità dell'azione di demolizione. Ma così, di fatto, non è. E' stata infatti l'azione della Procura di Agrigento, per mano del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Antonella Pandolfi, ad intimare al sindaco di Realmonte, Pietro Puccio, di provvedere a far abbattere quello scheletro di cemento. Altrimenti, in caso contrario, sarebbe potuto finire lui sotto processo. Ma i magistrati agrigentini, guidati dal procuratore capo Renato Di Natale, non tirano la giacca ad alcuno. "Rispondono", se così si può dire, con un'altra demolizione: quelle degli "ecomostri" di Lido Rossello.

Secondo il sostituto procuratore Antonella Pandolfi, che insieme all'aggiunto Fonzo sta seguendo la vicenda, "a breve le ruspe arriveranno anche a Lido Rossello". Questione di tempo, poco tempo, dettato ormai - sembrerebbe - dalla burocrazia. 

Ma l'azione contro l'abusivismo della Procura non si limita agli scheletri di cemento sulle spiagge. I dati parlano di numerosi procedimenti aperti a carico di proprietari di immobili in tutto il territorio della provincia. L'ultima statistica elaborata dagli uffici di via Mazzini con data 29 maggio 2013 vede "in testa", come comune con maggiori abusi edilizi,  Palma di Montechiaro: 27 ingiunzioni a privati, 77 ingiunzioni al Comune, 73 informative al Comune e 90 fascicoli sospesi. A seguire, sempre sullo stesso versante, c'è Licata, con 9 immobili già demoliti.  A Lampedusa e Linosa, invece, si registrano 23 ingiunzioni a privati, 20 informative al Comune e una demolizione.

Il procuratore Renato Di Natale

Ma come avvenuto a Realmonte con l'"ecomostro" della Scala dei Turchi, anche nelle altre realtà serve la collaborazione dei sindaci e degli amministratori. "Il compito del nostro ufficio - ha detto il procuratore capo Renato Di Natale - è quello di affrontare i fatti consistenti reato. Evitare che gli 'ecomostri' vengano costruiti è compito di altri enti. Non è compito della Procura prendere provvedimenti, ad esempio, per il mare inquinato. Noi possiamo solo porre l'attenzione sui comportamenti e sugli atteggiamenti assunti dagli amministratori, così come stiamo d'altra parte facendo. I nostri interventi, infatti, sono frutto delle mancanze di alcuni amministratori". 

Tra qualche giorno, dunque, anche le costruzioni abusive di Lido Rossello verranno demolite. Una vicenda, a differenza dell'"ecomostro" sulla spiaggia della Scala dei Turchi, per la quale nessuno si era interessato. Nel processo a carico degli amministratori di quel tempo al Comune di Realmonte, infatti, nessuna associazione si costituì parte civile. Ma così come la Scala dei Turchi, anche qui la Procura - dopo anni di silenzio - punta la lente d'ingrandimento e decide di scrivere al sindaco: "Quelle costruzioni vanno abbattute". Così anche quella spiaggia potrà presto - si spera - tornare a respirare.

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