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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Licata

Abusivismo, spunta l'ipotesi di una legge-sanatoria: e intanto Giletti arriva a Licata

Esistono due emendamenti - risalenti al 2014 e ancora fermi con il disegno di legge 841 - di cui si è tanto parlato negli ultimi giorni lungo i corridoi di Palazzo dei Normanni. E intanto "L'Arena" di Massimo Giletti domenica arriverà a Torre di Gaffe

Nei giorni in cui il Comune di Licata notifica altre nuove 20 ordinanze di demolizione, che portano quindi a 40 il numero delle villette abusive da abbattere nella zona balneare di Torre di Gaffe in questa prima tornata, all'Assemblea regionale siciliana torna l’ombra di un disegno di legge che ha più i tratti di una maxi-sanatoria per le case abusive costruite a meno di centocinquanta metri dalla battigia. E non solo.

Esistono, infatti, due emendamenti - risalenti al 2014 e ancora fermi con il disegno di legge 841 - di cui si è tanto tornato a parlare negli ultimi giorni lungo i corridoi di Palazzo dei Normanni: uno è riferito alle costruzioni a meno di centocinquanta metri dal mare e l’altro ai fabbricati costruiti in aree sottoposte a vincolo. Quindi, per esser chiari, riguardano sia le 216 case abusive di Torre di Gaffe che tutte le costruzioni realizzate nell’area sottoposta ai vincoli paesaggistici della Valle dei templi. Come, ad esempio, quelle di contrada Maddalusa.

Gli emendamenti - così come scrivono i deputati - hanno lo scopo di "restituire organicità e razionalità al sistema regionale di governo del territorio" nonché quello di "risolvere un'altra delle disfunzioni ereditate dalla caotica sovrapposizione di normative che si sono succedute a partire dalla legge urbanistica regionale del 1976" e riguarderanno sia le case costruite a meno di centocinquanta metri dal mare, sia quelle costruite abusivamente nelle zone sottoposte ai vincoli paesaggistici. 

Per quanto riguarda le case costruite a meno di 150 metri dal mare, l’emendamento presentato all'Ars sostiene che la legge nazionale del 1976 non venne mai recepita dai Comuni e che quindi i proprietari delle case quasi ”non sapevano" di andare contro la legge. Per le case costruite nelle aree sottoposte ai vincoli paesaggistici, invece, l'obiettivo è quello di assegnare alle Soprintendenze il pieno potere autonomo di compiere una valutazione di compatibilità paesaggistica per tutte le costruzioni che all'atto della definizione del condono non avevano avuto la compatibilità paesaggistica. 

Se da un lato lo Stato ha dovuto applicare la mano pesante (presentandosi il secondo giorno delle demolizioni a Torre di Gaffe con un mini-esercito di poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa), dall'altro la politica sembrerebbe quindi preferire le vie "brevi". Così, nonostante le sentenze passate in giudicato e le ingiunzioni di demolizione, i proprietari delle case abusive attendono che qualcosa alla Regione si muova. Scene già viste nel 2002, quando l’allora presidente della Regione Sicilia, Totò Cuffaro, si mise al lavoro per salvare quelle abitazioni dalle ruspe. Basta, infatti, rivedere trasmissioni tv e giornali di quel periodo per riconoscere facilmente quelle stesse persone e quegli stessi luoghi.

In tempi meno sospetti il procuratore aggiunto di Agrigento, Ignazio Fonzo, aveva affrontato l’argomento. Erano i giorni in cui si demolivano ville e ristoranti ad Agrigento, nell'area sottoposta ai vincoli paesaggistici. "Noi applichiamo la legge, nient'altro – spiegava il magistrato in una conferenza stampa -. Se si pensa che quelle case non siano abusive, si faccia una legge e noi daremo seguito a quella nuova legge. Ma il nostro lavoro è quello di garantire l'applicazione delle leggi e delle sentenze. E fin quando la legge dirà che quelle case lì sono abusive, lavoreremo per farle demolire".

E mentre si studiano normative e possibili soluzioni, nei giorni in cui le ruspe si apprestano a fare nuovamente capolino su Torre di Gaffe, Massimo Giletti con la sua "Arena" affronterà il caso domenica alle 14 su RaiUno: tra servizi e collegamenti in diretta dal comune dell'Agrigentino, del caso "demolizioni a Licata" se ne parlerà nella prima rete nazionale.

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