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Cronaca

All'oltraggio della memoria di Livatino, Agrigento compatta risponde: "A Gasena illuminazione pubblica e videosorveglianza"

Prefetto, magistrati, polizia, carabinieri, don Giuseppe Livatino ed i componenti delle associazioni nate in memoria del giudice "ragazzino" platealmente stanno cercando di "ricucire" la ferita inferta al monumento simbolo

La sottosezione di Agrigento dell'Anm e le associazioni "Amici del giudice Rosario Livatino" e "Tecnopolis" di Canicattì si occuperanno del ripristino della lastra di marmo - sulla quale era inciso il nome del magistrato ammazzato nel 1990 - . E verrà lasciata, ben visibile, affinché non ci si dimentichi nemmeno dell'oltraggio alla memoria di Livatino, la "cicatrice".

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La Cmc provvederà ad installare, in contrada Gasena, luogo dell'agguato e luogo dove venne fatta erigere - dai genitori del giudice - la stele, l'illuminazione pubblica e l'associazione "Strada degli scrittori" si occuperà di far collocare un efficiente impianto di video sorveglianza. Telecamere indispensabili per seguire la strada della prevenzione e repressione. Neanche 24 ore dopo, il vile oltraggio al monumento simbolo di valori altissimi e purissimi, sotto la regia del prefetto Nicola Diomede, la strada maestra per recuperare - ed in fretta, ossia in tempo per la commemorazione di settembre, - la stele di Rosario Livatino sembra essere stata tracciata. 

VEDI LE INTERVISTE: Tutti pronti per ricostruire la stele 

E c'è stata una vera e propria corsa, con coinvolgimento emotivo, per intervenire e restituire integrità al monumento.

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