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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Comune Agrigento, stipendi dei dipendenti a rischio: Zambuto incontra i precari

Giornata caldissima quella di oggi per Marco Zambuto a Palazzo dei Giganti. Da un lato i precari del Comune a chiedere garanzie future, dall'altro i consiglieri comunali - convocati proprio dal primo cittadino - prima della delicata seduta in programma stasera

Era piena campagna elettorale quando il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, aveva proposto agli agrigentini di non pagare l'Imu in segno di protesta. Ma i considerevoli tagli dei fondi da parte di Stato e Regione hanno costretto il primo cittadino a fare marcia indietro. E non solo: Zambuto chiederà questa sera ai consiglieri comunali di votare, oltre all'aumento dell'Imu, anche  l'aumento al massimo consentito per legge dell'Irpef. Questo per evitare il disastro economico dell'Ente.

 
Intanto giornata caldissima quella di oggi per Marco Zambuto a Palazzo dei Giganti. Da un lato i precari del Comune a chiedere garanzie future, dall'altro i consiglieri comunali - convocati proprio dal primo cittadino -  prima della delicata seduta in programma stasera.
 
Con i dipendenti comunali, riuniti per l'occasione in aula Sollano, il sindaco è stato chiaro e sintetico: "I sacrifici chiesti dal Governo nazionale ricadono sulla nostra carne. In pratica ci dicono, dopo i tagli apportati, di prendere i soldi dall'Imu per far fronte alle spese". Zambuto, anche per questa ragione, non ha voluto dare rassicurazioni ai dipendenti comunali ed ai sindacati sugli stipendi di ottobre, novembre, dicembre e tredicesima.

Crisi al Comune, sindaco incontra consiglieri e precari

Durante l'incontro con i consiglieri comunali, riuniti attorno ad un tavolo in sala Giunta, si sono manifestati contrasti politici e sono "volate" parole forti. La "trattativa" di Zambuto mira a convincere i consiglieri comunali, nella seduta di stasera, a votare Imu ed Irpef "al massimo", operazione che consentirebbe un po' di "ossigeno" all'Ente.
 
Per il primo cittadino "non c'è altra strada", ribadendo che si tratterebbe comunque di un "gesto di responsabilità" per evitare il dissesto finanziario ed dare "ben servito" ai lavoratori. Zambuto ha promesso di "mostrare le carte" per dimostrare come è riuscito comunque a sanare 30 milioni di debiti: "Qui non c'è nessun caso Fiorito, Lusi, Belsito. Anzi, abbiamo dato testimonianze diverse, io non indietreggio assolutamente rispetto a quanto ci chiedono". 
 
La riunione tra il sindaco e i consiglieri comunali è ancora in corso, non appare affatto scontato che i gruppi consiliari votino le proposte. C'è chi lamenta di non avere il quadro chiaro e di non aver mai ricevuto risposte adeguate - sui numeri - né dai dirigenti, né dalle interrogazioni e non vorrebbe mettere "le mani in tasca" ai cittadini. 
 
Un consigliere comunale uscito velocemente dalla riunione, ha dichiarato: "Se ci sarà una presa d'atto del sindaco sul fallimento del Comune, noi siamo anche disposti ad andare a casa".
 
 
 

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