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Cronaca

Coronavirus e informazione disordinata, giornalisti invocano trasparenza

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Le notizie sui casi di contagio in provincia di Agrigento giungono in modo disordinato e spesso in contrasto tra loro. I sindaci – di Sciacca, Ribera, Menfi e Santa Margherita – hanno dato le loro comunicazioni. La Regione ne indica 18, ma i conteggi non tornano.

Non sappiamo ufficialmente quanti casi ci sono a Sciacca, quanti a Santa Margherita di Belice, quanti a Menfi e quanti a Ribera. E ancora, non sappiamo dove sono ricoverati, in quale reparto, qual è la loro età o il loro sesso. Tutto blindato, quasi fosse un segreto, come avviene in certi regimi autoritari. Invece no. Succede solo nella provincia di Agrigento dove qualcuno, non si sa per quale ragione, ha deciso di blindare l’informazione. Noi giornalisti abbiamo un dovere sacrosanto che abbiamo sposato quando abbiamo intrapreso questa professione: informare la gente nel modo più corretto e più completo possibile. Ed è quello che intendiamo fare.

Per questo oggi stiamo redigendo questo comunicato stampa che ha la doppia funzione di sollecitare i vertici dell’Asp e della Prefettura di farsi carico di informare quotidianamente la stampa sulla situazione Coronavirus in provincia, e di chiedere scusa all’opinione pubblica agrigentina per quanto sta avvenendo, chiarendo che le poche informazioni che hanno avuto sono arrivate solo grazie all’impegno e al sacrificio di questi giornalisti che hanno dovuto lottare per strappare qualche informazione a chi, invece, avrebbe dovuto darle spontaneamente essendo un loro dovere istituzionale.

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