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Cronaca Sambuca di Sicilia

"Rapine in banca", in Appello chiesta la conferma della pena per tre uomini

Nei guai l'ex direttore di filiale, su di lui pende una condanna di 5 anni e 4 mesi

Rapine e tentate rapine in banca nella zona del Belice, chiesta la conferma della sentenza di condanna emessa in primo grado per tre uomini. Secondo quanto riferisce l'edizione del Giornale di Sicilia, la richiesta è in appello è stata fatta dal procuratore generale, Giuseppe Fici.

I tre uomini, che fanno parte dell’operazione “The Wall”, sono: Michele Gandolfo di 61anni, accusato d’essere il basista. Per l’ex direttore di filiale una condanna di 5 anni e 4 mesi di reclusione e 1400 euro di multa.  Gandolfo è stato condannato per due capi d’imputazione, quelli per la rapina alla Banca Intesa di Santa Margherita Belice, che avrebbe fruttato circa 100 mila euro.

Per Massimo Tarantino, 44enne barbiere di Sambuca, una condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione e 1600 euro di multa in primo grado, chiesti anche altri 2 anni di reclusione. l terzo sambucese è Pietro Curti, di 78 anni, pensionato sambucese, condannato in primo grado, in abbreviato, a 5 anni, 8 mesi e 1400 euro. Anche per lui è stata chiesta la conferma. 

I tre uomini attualmente sono agli arresti domiciliari. Imputati al processo e condannati in primo grado: Pietro La Placa, Francesco Conigliaro, Carlo Velpa. Quasi tutti palermitani gli avvocati impegnati nel processo tranne Pasquale Modderno che difende Gandolfo assieme all’avvocato Vincenzo Salvo. Tarantino è difeso dall’avvocato Antonino Augello e Curti dall’avvocato Francesco Giambalvo. 

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