Agrigento, Fondazione "Pirandello": Marco Zambuto condannato a 2 mesi di reclusione
In virtù di quanto dispone la "Legge Severino", il sindaco di Agrigento potrebbe quindi rischiare la sospensione o la decadenza. Non luogo a procedere per il giornalista Domenico Vecchio
Condanna a due mesi e venti giorni di reclusione per abuso d'ufficio. Recita così la sentenza emessa dal giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, a carico del sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, imputato nell'ambito del processo – che si svolge con il rito abbreviato – sui presunti illeciti commessi dal primo cittadino in qualità di presidente della Fondazione "Teatro Pirandello". Non luogo a procedere, invece, per l'altro imputato, il giornalista Domenico Vecchio.
In virtù di quanto disposto dalla "Legge Severino", per Zambuto scatterebbe la sospensione (o la decadenza) dalla carica di sindaco con un provvedimento prefettizio.
Al primo cittadino veniva contestato di avere assegnato degli incarichi in maniera illegittima, nella qualità di presidente della Fondazione "Pirandello", a beneficio di alcuni professionisti nell'ambito della Sagra del mandorlo in fiore del 2012 e di avere acquistato spazi pubblicitari da Publikompass - pubblicati poi dal quotidiano "La Sicilia" - che in realtà piuttosto che promuovere la manifestazione sarebbero serviti a promuovere l'attività politica del primo cittadino.
La condanna di Zambuto è stata inflitta, quindi, solo per la vicenda Publikompass, mentre per tutte le altre l’assoluzione è stata piena.
Per il giornalista Domenico Vecchio, imputato di falso e abuso di ufficio per avere beneficiato di un incarico ritenuto illegittimo perché "assegnato in maniera diretta senza alcuna verifica sulla congruità della spesa", il gup ha disposto il "non luogo a procedere", così come aveva chiesto il pubblico ministero Matteo Delpini.
