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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Porto Empedocle

"Non ha rilasciato copia degli esiti dei controlli sanitari", condannato il ministero

Dopo le visite mediche, un ventiseienne empedoclino è stato giudicato non idoneo quale volontario in ferma prefissata

Era stato giudicato non idoneo quale volontario in ferma prefissata nella Marina Militare. Ha fatto ricorso giurisdizionale davanti al Tar Sicilia, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza, contro il ministero della Difesa. Ministero che è stato condannato per non aver rilasciato la copia degli esiti degli accertamenti sanitari, fisici e psichici espletati dal candidato al concorso durante le visite.

Il ventiseienne empedoclino, A. B., ha partecipato al concorso bandito per il reclutamento nella Marina Militare di 1.980 volontari in ferma prefissata. Il giovane, in maniera particolare, aveva presentato domanda di partecipazione per l'impiego "Aeromobili" per il corpo delle Capitanerie di porto. Secondo le procedure concorsuali, il giovane si è sottoposto alle varie visite psico-attitudinali e mediche, compresi molteplici esami di laboratorio. A margine della raffica di visite e accertamenti sanitari, non è stato giudicato idoneo. 

Ritenendo di avere subito una lesione dei propri diritti, il candidato ha avanzato un'istanza di acceso agli atti al ministero della Difesa, chiedendo il rilascio di copia degli esiti degli accertamenti sanitari, fisici e psichici. L'istanza non veniva però riscontrata. A questo punto, il giovane empedoclino ha proposto un ricorso giurisdizionale davanti al Tar Sicilia contro il ministero della Difesa per la declaratoria di illegittimità del silenzio-rifiuto formatosi sull'istanza di accesso agli atti avanzata.

In particolare gli avvocati Rubino e Piazza hanno citato giurisprudenza del Consiglio di Stato secondo cui il diritto di accesso consiste nel diritto ad essere informati degli atti e dei procedimenti che possono incidere sulla sfera giuridica del destinatario; citando precedenti giurisprudenziali del Tar del Lazio. Il Tar Sicilia - sezione prima, presidente Calogero Ferlisi, relatore il consigliere Giovanni Tulumello - ritenendo fondate le censure formulate dagli avvocati Rubino e Piazza, ha accolto il ricorso, dichiarando l'illegittimità del silenzio formatosi sulla richiesta di accesso avanzata dal ricorrente ed ha ordinando al ministero della Difesa l'esibizione degli atti richiesti.

Il ministero è stato condannato anche anche al pagamento delle spese giudiziali, liquidate in 2.500 euro. Per effetto, però, del pronunciamento del Tar, il giovane empedoclino potrà valutare la correttezza degli accertamenti sanitari e psichici espletati. 
 

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