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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Con il “Dolce Presepe” una catena di Solidarietà e di Amicizia

Nonostante sia alla sua 30esima edizione, il “Dolce Presepe” di San Giacomo non tramonta, anzi...

Nonostante sia alla sua 30esima edizione, il “Dolce Presepe” di San Giacomo non tramonta, anzi riesce ancora a calamitare su di sé l’attenzione di tanti. "Sembra ieri - scrive la curatrice del Dolce Presepe - quando, da un’idea originale di Maria Marchese e di Padre Terrana, la notte dell’Epifania si preparava nei locali della chiesa un presepe di biscotti e zucchero". Dopo la loro dipartita, il testimone è passato a Francesca Palumbo ed alcuni giovani, Da tre anni, essendo rimasta sola, dietro la guida di Francesca, sono le mamme dell'Oratorio che nei locali dell’Istituto Salesiano, si dedicano al culinario presepe, mentre i bimbi sono intrattenuti nelle tante attività.

"Il gruppo di lavoro vede ogni anno nuovi inserimenti e intensa partecipazione. Ed è sempre bello scoprire quella creatività - scrive Francesca Palumbo - quel talento che magari non si credeva di possedere. E’ una catena di montaggio, tanti piccoli sforzi per realizzare un progetto di solidarietà, di amicizia. C’è chi scioglie, chi lavora, chi compone, chi decora. E così, dai primi di novembre, vengono realizzate tante casette, carretti, mulini, templi, bancarelle, pozzi, il mondo con i colori dei 5 continenti . Poi ci sono i temi proposti negli anni dalla Caritas per il periodo di Avvento che ci hanno fatto creare  le “carrette del mare”, che portano tanti fratelli disperati nella nostre coste, e i nostri fratelli e sorelle che vivono la condizione della diversa abilità".

"Quest’anno - continua la nota - il tema è dedicato alla condizione di chi vive la prigionia di un carcere, in particolare i fratelli e sorelle di Petrusa a cui sono destinati preghiere e offerte di beni necessari. Ad essi, inoltre, i bambini del catechismo dell’Unità Pastorale, hanno pensato di scrivere degli auguri natalizi. Nel Presepe si è voluta creare anche una miniatura della Cattedrale di Agrigento con una lesione, per tenere concentrata l’attenzione sul centro storico. La Cattedrale di Agrigento è l’emblema di una città che rischia di morire e la lesione in essa rappresenta l’indifferenza del nostro cuore. Inoltre, l’opera conterrà anche delle creazioni del Laboratorio di Giardinaggio della Casa della Speranza, ed alcune del gruppo scout Agrigento sei Clan. Queste collaborazione è motivo di grande felicità per noi - conclude Francesca Palumbo - in quanto ci fà gustare ancor più il miracolo del Natale e la sua dolcezza di carità. La scenografia sarà realizzata dai papà e il 'Dolce Presepe'  sarà inaugurato giorno 31 in occasione del 'Te Deum' alle 18.30". 

Il "Dolce Presepe" sarà visitabile dal primo gennaio dalle  9.30 alle 12 (Santa Messa alle 10.30). Dal 2 al 5, ogni pomeriggio dalle 16 alle 19 (Tombolata dell’Amicizia il 4 alle 16) il 06 gennaio alle 10.30 dopo la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo Don Franco Montenegro, il presepe sarà distribuito ai bambini presenti.

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