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Cronaca

Le casse del Comune sono vuote: chiesti 18 milioni di euro alla tesoreria

Si tratta dell'annuale richiesta di anticipazione, che però questa volta è stata avanzata mesi prima del solito

L’anno non è ancora finito ma il Comune di Agrigento si porta avanti e chiede un po’ di “cash” per poter sostenere il costo di stipendi, oneri previdenziali e spese di funzionamento dell’ente.

La Giunta comunale nei giorni scorsi ha infatti deliberato di richiedere alla banca che conserva letteralmente le risorse economiche del municipio la cosiddetta “anticipazione di tesoreria”, ovvero tre dodicesimi delle entrate consolidate nel 2017, per il 2020. In soldoni: all’epoca le somme incassate furono oltre 73 milioni e 590mila euro e, quindi, la somma richiedibile ammonta ad oltre 18 milioni e 389 mila euro.

Risorse che servono, scrive il Comune, per “evitare la paralisi dell’ente” e per sostenere in particolare gli “adempimenti e le obbligazioni non suscettibili di esecuzione differibili” rispetto a cui l’Ente potrebbe non trovarsi nelle condizioni di far fronte “anche in conseguenza dei ritardi nella riscossione delle entrate”. Nei fatti il provvedimento è realizzato con il “copia e incolla” di quelli degli anni precedenti, stante che la richiesta dell’anticipazione di tesoreria è a tutti gli effetti un atto di ordinarissima amministrazione e il Municipio – di Agrigento, ma non solo – vi fa ricorso in modo sistematico da tempo.

Ad essere cambiato è il quando il tutto è avvenuto: nel 2018 ad esempio, l’anticipazione fu chiesta a gennaio.

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