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Cronaca

Cani avvelenati nella Valle, il commissario dell'Ente Parco: «Plauso a guide e custodi»

Il commissario dell'Ente Parco plaude al lavoro dei custodi della Valle e delle guide turistiche che hanno subito dato l'allarme e di tutti coloro che con il loro lavoro hanno permesso ad alcuni animali di avere un "chance" di salvezza

Il commissario dell'Ente Parco, Bernardo Campo, plaude al lavoro dei custodi della Valle e delle guide turistiche che hanno subito dato l’allarme e di tutti coloro che con il loro lavoro hanno permesso ad alcuni animali di avere un “chance” di salvezza.

«Sul tema, subito dopo la mia nomina, rilevando la presenza di una numerosa e pacifica popolazione di animali che risiedevano all’interno dell’area sacra, di concerto con la direzione del parco, avevo già autorizzato, in coerenza con le disposizioni della legge regionale 10 del '99, nell’ambito delle risorse autorizzate dalla legge 9 del 2015, la stipula di un’apposita convenzione con il Comune di Agrigento destinando una quota di 10mila euro per l’attuazione dei piani di controllo “antirandagismo” ad esso assegnati dalla legge - dice Bernardo Campo -.

Per ciò che attiene, invece, alle competenze del Parco, l’avvelenamento degli animali inermi, non solo risulta essere un esempio di intolleranza e maltrattamento, perseguibile per legge, ma, danneggiando seriamente l’ecosistema, rappresenta anche un serio problema di sicurezza pubblica poiché costituiscono un rischio anche per la salute dell’uomo. Ed a tal fine spero che le indagini di polizia possano dare presto un nome all’autore di tale gesto. Nel contempo, provvederò ad impartire le opportune disposizioni - aggiunge il commissario dell'Ente Parco - per l’attuazione degli interventi urgenti per mettere in sicurezza animali e persone, chiedendo al sindaco di Agrigento, l’avvio del protocollo di azione previsto dal Ministero della Salute in caso di avvelenamento di animali.

Mi auguro, pertanto, che non rimanga impunito il vile gesto dell’avvelenamento degli indifesi cani randagi, auspicando, da parte di tutti i soggetti interessati, un sempre più incisivo intervento di prevenzione del randagismo nell’area della Valle dei Templi, anche mediante controlli sul territorio - conclude - sia per difendere il benessere animale che per la tutela della sicurezza sanitaria delle persone, nel rispetto della popolazione randagia, anche mediante il ricorso ad adeguati canili ed interventi sanitari mirati».

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