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Cronaca

La tumulazione delle salme del naufragio, impresa che gestisce il cimitero contro il Comune

A Piano Gatta sono state seppellite 86 vittime della strage del 3 ottobre, la società chiede gli atti al Tar

Il contenzioso fra la Global Service Optimal, società che gestisce il cimitero di Piano Gatta, e il Comune di Agrigento approda al Tar. L'impresa reclama i documenti che ricostruiscano il procedimento amministrativo in base al quale è stato disposto l'ordine di seppellimento di 86 salme delle vittime del naufragio del 3 ottobre del 2013, quando morirono, nel ribaltamento di un barcone, almeno 366 immigrati diretti a Lampedusa.
Un fatto di sangue che scosse il mondo e che portò a grandi gesti di generosità, o quasi. Si pose infatti un problema di ordine pratico: dove seppellire i morti. Così l’allora sindaco Marco Zambuto, decise di ospitare a Piano Gatta alcune salme, che però vennero seppellite non nel campo di inumazione (che non si è mai capito se fosse in attesa di autorizzazioni da parte di Comune e/o Asp o già fruibile) ma in diverse cappelle, producendo un conto salatissimo per il Municipio (oltre 300mila euro di certo) che però questo non ha di fatto mai pagato o quantomeno non pagato integralmente. 

L'impresa, dopo che gli uffici di Palazzo dei Giganti non hanno dato seguito alla richiesta formale, chiede al Tar di ordinare l'esibizione dei documenti. Il Comune, nel contenzioso con la società, sarà assistito dall'avvocato Rita Salvago. 

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