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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Celebrazioni in onore di Pirandello, Camilleri lancia l'idea: "Puntare sul suo essere nato qui"

Lo scrittore empedoclino ha ricordato un aspetto poco conosciuto: "Il legame amore e morte gli resterà per sempre, per tutti i romanzi, i racconti che scriverà"

Celebrazioni in onore di Luigi Pirandello, in occasione dei 150 anni dalla sua nascita. Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, - approfittando della presenza a Porto Empedocle dello scrittore - ne discute con Andrea Camilleri. 

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E Camilleri lancia l'idea, suggestiva, per celebrare il drammaturgo, puntando su aspetti non particolarmente conosciuti: "Più che di Pirandello e la Sicilia, Pirandello e gli anni agrigentini ed empedoclini. Cioè più che dal punto di vista narrativo, dal punto di vista del suo essere nato qui. Io sono caduto per caso, non ci credo che sia stato un caso se vai a cadere in una zona che si chiama Caos e poi sei Luigi Pirandello".

VEDI IL VIDEO: Le idee di Andrea Camilleri per celebrare Luigi Pirandello 

Ma c'è anche un altro aspetto che potrebbe rivelarsi interessante: "Come tutta la sua maturazione avvenga con la curiosità di vedere la morte in faccia. Lui, ad Agrigento, - ha spiegato Camilleri durante l'incontro con il sindaco Firetto - abitava in una strada dove, per abitudine, portavano i morti sconosciuti e li lasciavano lì. Lui, che vede arrivare sto coso, un pomeriggio, entra da solo, trova il coraggio, bambino, di entrare dentro la chiesa. E poi sente un fruscio su una panchina, poi scorge un uomo e una donna in un angolo che stanno facendo una cosa che non capisce. Lo capirà anni dopo. Il legame amore e morte gli resterà per sempre, per tutti i romanzi, i racconti che scriverà. Poi riflette sulla disperazione di questi due amanti costretti ad andare lì dove non ci va nessuno. C'è solo il morto. E poi gli anni dello zolfo, gli anni in cui viene qui a lavorare col padre e capisce che non può avere un destino fermo qui. Fa di tutto per resistere al lavoro comune, ma non ce la fa. Abbandona tutto e se ne torna. Forse cogliere un lato, un aspetto, un momento e poi da lì diventa tutto il mondo". 

Lo scrittore empedoclino ha anche ricordato "lo squallore di quella sua stanza da letto" di Luigi Pirandello. "Mi è rimasto impresso - ha commentato - . Era passeggero su questa terra".  

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Camilleri, che a breve sarà a Parigi, subito dopo il “Salon du livre”, ospite del nostro Istituto Italiano di Cultura per una due giorni dedicata alla sua opera letteraria, si è poi informato con il sindaco di Agrigento, su tutte le altre iniziative in itinere per le celebrazioni del 150esimo; dai convegni alle rassegne teatrali fino al “Festival della Strada degli scrittori” in quel di Racalmuto, un master di scrittura diretto dall’ex ministro della Cultura, Massimo Bray.

Poi i gemellaggi con Lisbona nel nome di Pirandello e Pessoa e quello della Fondazione Teatro Pirandello di Agrigento con altri importanti teatri italiani.  E per finire, tra qualche settimana iniziano le riprese della nuova serie del Commissario Montalbano e viene data ormai per certa anche una location alla casa natale al Caos. 

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