rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Cattolica Eraclea

Omicidio Miceli, Sciortino fa scena muta dal gip: l'inchiesta approda al riesame

L'operaio cinquantatreenne, finito in carcere con l'accusa di avere ucciso il marmista, si è avvalso della facoltà di non rispondere

Scena muta davanti al gip: Gaetano Sciortino, l’operaio di 53 anni di Cattolica Eraclea arrestato all’alba di venerdì con l’accusa di avere massacrato e ucciso, il 6 dicembre del 2015, il marmista Giuseppe Miceli, 67 anni, nel suo laboratorio del paese, si avvale della facoltà di non rispondere.

Svolta nell'inchiesta, arrestato un operaio

È stata questa la strategia dei suoi difensori, gli avvocati Santo Lucia e Giovanna Morello, che giovedì mattina depositeranno il ricorso al tribunale del riesame per chiedere l’annullamento dell’ordinanza emessa dal giudice Stefano Zammuto su richiesta del pm Silvia Baldi. Lo stesso magistrato della Procura, questo pomeriggio, era presente in carcere per l’interrogatorio di garanzia. La svolta nell’inchiesta è arrivata dopo quasi due anni di indagine.

L'accusa: "Si avvicinò al laboratorio e tornò con una valigetta"

I carabinieri, guidati dalla Procura, lo tenevano d’occhio da tempo. Sciortino è stato pedinato e intercettato perché i sospetti sono caduti subito su di lui. La vittima, secondo quanto ipotizzano gli inquirenti, sarebbe stata pedinata dal suo omicida per tre ore.

I familiari: "Si faccia giustizia con una pena severa"

Poi l’assassino sarebbe entrato in azione con modalità particolarmente crudeli. Miceli è stato colpito al volto e alla testa con diversi oggetti contundenti, fra cui un booster e un piatto di marmo. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio Miceli, Sciortino fa scena muta dal gip: l'inchiesta approda al riesame

AgrigentoNotizie è in caricamento