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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Casteltermini

Usura ai danni di una ristoratrice, il legale della vittima: "Ridotta sul lastrico dalla banca"

L'avvocato Raimondo Tripodo: "Milioni di lire di interessi in pochi mesi, cattiveria immane"

"Le sono stati calcolati 8 milioni di lire di interessi in sei mesi, è stata ridotta sul lastrico. Contro di lei c'è stata una cattiveria immane". L'avvocato Raimondo Tripodo, difensore di un'ex imprenditrice di Casteltermini, che ha denunciato e fatto finire a processo per usura due funzionari del Banco di Sicilia, ha usato parole di fuoco per replicare alla requisitoria del pubblico ministero Simona Faga che all'udienza precedente aveva chiesto l'assoluzione di parte delle accuse e la prescrizione per il resto.

Il processo è quello, in corso davanti ai giudici della seconda sezione penale, nei confronti di due funzionari del Banco di Sicilia ai quali si contesta di avere praticato dei tassi di usura nei rapporti finanziari con un’imprenditrice. Si tratta di Luigi Carbone, responsabile dell’ufficio recupero crediti dell’istituto, e di Vincenzo Martorana, all’epoca dei fatti vice direttore della filiale di Casteltermini.

Il pm aveva chiesto una sentenza di non doversi procedere per avvenuta prescrizione per un capo di imputazione e una di assoluzione nel merito per l’altro. Il processo, in effetti, era iniziato dopo oltre un quarto di secolo dall’inizio del contenzioso. La vicenda giudiziaria ha avuto un iter particolarmente lungo e travagliato. La decisione di disporre l’approfondimento dibattimentale era stata presa dal giudice dell’udienza preliminare Alfonso Malato che ha accolto la richiesta del difensore dell’imprenditrice Carmela Di Blasi, l’avvocato Raimondo Tripodo, ma non della Procura. Il pm Carlo Cinque, infatti, aveva chiesto il non luogo a procedere. L’inchiesta, in precedenza, per ben tre volte è stata sul punto di essere archiviata.

"Non è affatto vero che il dibattimento ha chiarito i fatti, - ha detto l'avvocato Tripodo - le operazioni finanziarie compiute ai danni della donna sono di una cattiveria immane. Le sono stati aperti rapporti finanziari illegittimi e sono stati calcolati interessi fuori da ogni logica su una cliente in evidente stato di bisogno.

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