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Cronaca

Ksm, interviene la Uil: "Si trovi una soluzione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Sulla vertenza licenziamento delle guardie giurate della Ksm spa, intervengono Gero Acquisto e Lando Pecoraro della Uil provinciale, per fare un po’ di chiarezza in un settore in forte crisi per una serie di disfunzioni che si sono riverberate pesantemente sulla forza lavoro, oggi in una situazione di serio rischio.“I due sindacalisti sottolineano, che la partita non è chiusa, anche se questo settore ha subito uno tsunami per la mancanza e il rispetto di regole che sono cambiate in corso d’opera in spregio alle normali procedure di gara che avevano da sempre caratterizzato tutto il comparto. E’ assurdo che adesso 516 guardie giurate della ksm in Sicilia, 50 lavoratori solo ad Agrigento e provincia, sono con la tagliola del licenziamento, perché l’affido delle gare con l’attribuzione del massimo ribasso ha creato uno sconquasso senza precedenti e ha aperto ad altre aziende che hanno partecipato alle gare con il massimo ribasso. Questo elemento ha portato la ksm spa a concorrere con altre aziende che hanno abbassato il costo orario per ogni singola guardia giurata da E. 18.50, come invece previsto effettivamente dalle tabelle ministeriali a soli E. 13.50, in barba alla normative e ai contratti vigenti. Per questo la Uil chiede che siano ripristinate le normali regole contrattuali. Perchè è chiaro che la ksm per non perdere commesse su commesse ha partecipato a gare con il massimo ribasso, creando di fatto la crisi e il rischio di licenziamento del personale in carico, con tutto ciò ha subito perdite economiche ingenti, per questa sorta di deregulation del sistema. Tant’è vero che la Uil in sede sindacale non ha firmato per le procedure di licenziamento ad Agrigento. Adesso per riportare la vertenza al rispetto delle regole, giorno 29 maggio ci sarà un altro incontro all’Ufficio regionale centrale di Palermo. La Uiltucs nella vertenza ha apprezzato la sensibilità dimostrata dalla prefettura di Palermo che ha messo in campo autorevolezza nella risoluzione di questo problema sociale e lavorativo che non può essere avallato per tanti lavoratori  e padri di famiglia che non hanno alcuna colpa e che rimangono a oggi a forte rischio lavorativo".

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