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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Caso Diciotti, Giuseppe Arnone pronto a difendere il ministro Salvini

Il vicepremier manda un messaggio al procuratore Patronaggio: "Rifarei tutto quello che ho fatto. Non vedo l'ora di essere sentito, arrestatemi"

Giuseppe Arnone scrive a Matteo Salvini. L’avvocato agrigentino ed ex consigliere comunale di centrosinistra, ha manifestato la propria disponibilità ad assumere la difesa del ministro dell’Interno, davanti al tribunale dei Ministri.

Ad indagare, Matteo Salvini, è la Procura di Agrigento, con in testa Luigi Patronaggio. L’azione giudiziaria nei confronti del ministri, è stata promossa proprio dal procuratore agrigentino.

Arnone, da un lato, chiarisce la sua posizione per "la gestione politica della vicenda della Diciotti da parte di Salvini" e dall’altro, esprime la propria "indignazione per le accuse totalmente infondate, di natura politica, mosse dal procuratore di Agrigento". 

E proprio il ministro degli Interni ha voluto replicare a Patronaggio. “Rifarei tutto quello che ho fatto – ha detto -. Non vedo l'ora di essere sentito, arrestatemi. Sarò il primo indagato ad ammettere tutte le mie colpe. Rifarei quello che ho fatto, domani mattina”.

Proprio in queste ore il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e il suo vice Salvatore Vella hanno trasmesso alla Procura di Palermo, perchè la invii al tribunale dei ministri, la documentazione relativa agli atti dell'inchiesta a carico del ministro dell'Interno Matteo Salvini e del suo capo di Gabinetto, Matteo Piantedosi, indagati per sequestro di persona, arresto illegale, abuso di ufficio, omissione di atti di ufficio e sequestro di persona a "scopo di coazione".

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