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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Omissione in atti d'ufficio e disastro colposo", aperta un'inchiesta sulla cattedrale

E' stato controllato, con il drone, soprattutto il versante della collina che rischia di scivolare verso valle

Il fascicolo conoscitivo, aperto dalla Procura della Repubblica di Agrigento, sul "caso" cattedrale di San Gerlando e collina è diventata un'inchiesta. Si procede, al momento, contro ignoti - è chiaro - . Ma si procede per le ipotesi di reato di omissione in atti d'ufficio e disastro colposo. E tutto sembra "ruotare", quasi inevitabilmente, attorno alla Regione Siciliana. Perché a dover approntare un intervento di mitigazione del dissesto idrogeologico della collina è proprio la Regione.

Ieri, il sopralluogo mirato - fatto anche con un drone - dei carabinieri del centro Anticrimine natura, dei militari del nucleo Tutela patrimonio culturale di Palermo, dei carabinieri della sezione Pg della Procura e a pilotare il drone erano i militari del reparto Parco nazionale d'Aspromonte di Reggio Calabria. E' stato controllato, con il drone, soprattutto il versante della collina che rischia di scivolare verso valle. E l'apparecchiatura si è soffermata anche all'altezza del Mudia, il museo diocesano. Verificate, sempre dal costone, anche le fondazioni della cattedrale. Adesso i carabinieri dovranno estrapolare i dati tecnici delle misurazioni e paragonarli con quelli che erano stati precedentemente acquisiti.  

Non c'è, dunque, ancora un risultato scientifico aggiornato. Che il "quadro" di fessurazioni si sia però paurosamente aggravato è innegabile. E lo testimoniano anche le constatazioni fatte - e immortalate in foto e video - di una, in particolar modo, crepa apertasi sul pavimento della cattedrale di San Gerlando dove, adesso, praticamente, entra una mano. Crepa diventata larga di circa 7 centimetri. L'ingresso in una delle cappelle del Duomo, dal 2011 ad oggi, è invece scivolato di circa 10 centimetri. 

"C'è stata una lettura, grazie ai fessurimetri, da parte della Protezione civile regionale, prima dell'estate - ha spiegato ieri don Giuseppe Pontillo - ma non abbiamo dati ufficiali. E' certo però che, purtroppo, la progressione sia costante". 

Il geologo agrigentino Antonio Calamita parla di "movimenti millimetrici lenti, ma in continua progressione. E il trend - anche se in natura non c'è nulla di regolare - è di circa un millimetro al mese". Capita però, proprio perché appunto non c'è nulla di regolare in natura, che in un anno la cattedrale sia scivolata verso valle di un centimetro e l'anno dopo magari di appena 7 millimetri. "Dipende anche dalle precipitazioni e tanti altri fattori - ha spiegato Calamita - . Non c'è solo un cedimento verticale, ma la frattura è scomposta e va ruotando". 

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